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Economia Quinto Vicentino

Crisi Forall-Pal Zileri, tavolo in Regione: "Patrimonio da non perdere"

Incontro tra le parti per discutere sul futuro di "Un marchio made in Veneto da preservare"

Il caso Forall-Pal Zileri arriva a Palazzo Balbi. Nel pomeriggio di mercoledì incontro con l’Unità di crisi della Regione Veneto richiesto con urgenza dalle organizzazioni sindacali. Erano presenti l’assessore al Lavoro Elena Donazzan, i vertici aziendali, la Femca e Filctem Vicenza e Veneto, Cisl e CGIL Vicenza, il sindaco di Quinto Vicentino in rappresentanza anche dei Comuni limitrofi.

L’amministratore delegato Marco Sanavia ha presentato la situazione di crisi aziendale ed ha ribadito la volontà di chiudere lo stabilimento di Quinto Vicentino facendo richiesta di cassa integrazione straordinaria per cessazione di attività.

Le organizzazioni sindacali hanno ribadito la volontà di avviare una tavolo di discussione costruttivo con l’azienda con il supporto della Regione Veneto per costruire un’ ipotesi industriale di prospettiva per Forall/Pal Zileri, utilizzando nel contempo di tutti gli ammortizzatori sociali disponibili a partire della cassa covid-19 per far fronte al calo produttivo che perdura da tempo. "Abbiamo inoltre chiesto che il presupposto, perché si avvii questo confronto,sia il ritiro dal tavolo della decisione aziendale di procedere con la chiusura dello stabilimento di Quinto Vicentino", sottolineano i sindacati

“Questa è un’azienda che oggi non è indebitata e, quindi, potrebbe essere interessante per il mercato alla ricerca di un nuovo investitore industriale – spiega l’assessore regionale Donazzan - questo è oggi l’obiettivo dell’Unità di Crisi. Abbiamo chiesto all’azienda di ritirare l’ipotesi di chiusura, di utilizzare gli ammortizzatori sociali, che oggi sono aperti e sono ulteriori rispetto agli ammortizzatori ordinari. Quindi, non vediamo l’urgenza di aprire una procedura di cessazione dell’attività”. 

“Oggi – precisa ancora Donazzan - abbiamo detto che è necessario sfruttare tutti gli strumenti che il contesto, anche in seno all’emergenza Covid, ci presenta e ci propone al fine di salvare la produzione”. 

“La terza richiesta è stata un appello a Confindustria Vicenza in primis, Veneta in generale, affinché si trovi un investitore, perché non possiamo pensare che un’azienda di questo genere cessi la produttività. Chiediamo di attivare questa ricerca che, appoggiando sul sistema imprenditoriale vicentino, veneto e italiano offra la possibilità concreta di trovare un partner industriale” sottolinea ancora l’assessore regionale al lavoro.

“La Regione del Veneto ha investito in formazione su questa azienda – precisa ancora Elena Donazzan – sul fronte delle risorse umane, nel 2018 finanziammo, attraverso la Direzione Lavoro un progetto 456.000 euro per sostenere la capacità manifatturiera delle maestranze, che, oltre al nome, è un valore distintivo di Pal Zileri da non disperdere”.

Un marchio che ebbe una grande rilevanza in ambito internazionale per la produzione di abiti da uomo di alto pregio e che oggi soffre complessivamente non solo del periodo Covid, che ha acuito le sue difficoltà, ma, in generale del diverso trend di mercato del principale prodotto che ha subito contrazioni del tempo.

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