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La Cub: «Non si scarichi la prevenzione dal Covid-19 solo sui lavoratori»

La sigla sindacale di base lancia un appello e chiede al sindaco di farsi portavoce col governo

«I provvedimenti governativi di questi giorni hanno disposto la chiusura delle scuole ma non delle fabbriche e degli uffici; si annunciano tutele per i genitori ma al momento nessun provvedimento è stato messo in pratica». Comincia così un dispaccio di fuoco diramato oggi 11mmarzo da Maria Teresa Turetta, responsabile provinciale per il vicentino del sindacato autonomo Cub, la quale prende in esame la situazione nel mondo del lavoro alla luce della emergenza coronavirus. «I datori di lavoro - si legge - sono stati invitati ad imporre le ferie ai propri dipendenti. Le imprese che hanno visto rallentare le attività procedono con licenziamenti di massa.  È evidente che questo è un governo che non vuole dare fastidio al capitale, scaricando di fatto tutto il peso dei provvedimenti anti coronavirus solo sui lavoratori». Poi c'è un altro passaggio. «Nelle grandi fabbriche la Cub ha proclamato scioperi ad oltranza. Nel pubblico impiego ciò non è possibile per i noti accordi di limitazione degli scioperi sottoscritti dai sindacati confederali alla fine degli anni '90. Tuttavia al sindaco di Vicenza Francesco Rucco chiediamo di farsi portavoce nei confronti del governo per chiedere: chiusura di tutte le fabbriche, di tutti gli uffici, di tutti i servizi, tranne quelli essenziali per i cittadini, salvaguardando stipendi e posti di lavoro. Questa è l'unica prevenzione da fare e serve farla subito perché il diritto alla salute va garantito a tutti».

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