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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

Coronavirus, mille aziende chiedono deroghe al decreto: «La salute prima di tutto»

Cgil, Cisl e Uil di Vicenza definiscono intollerabile la situazione con oltre 1000 ditte della provincia berica che chiedono di poter proseguire nell'attività "perché convinte di essere in un settore vitale e indispensabile". L'appello dei sindacati al prefetto

Sul tavolo del prefetto sono arrivate da parte di oltre mille aziende locali la richiesta di poter continuare a lavorare, in deroga a quanto stabilito dal Decreto del Governo. Si tratta di aziende che non fanno parte di quei "servizi essenziali" citati da Conte ma che magari rischiano il tracollo finanziario. Al rappresentante del governo sono però arrivate anche le proteste dei sindacati berici che ritengono la richiesa "intollerabile".

L'appello al prefetto è di verificare in modo approfondito le richieste di deroga per individuare e respingere quelle “temerarie” avanzate per raggirare il divieto, segnalandole alle autorità competenti e di autorizzare solo quei casi eccezionali nei quali l’attività sia veramente indispensabile per garantire beni o servizi essenziali per la collettività. Inoltre, per Cgil, Cisl e Uil , è necessario "controllare e vigilare sul rispetto delle norme sulla prevenzione e la sicurezza nei settori veramente essenziali dove si continuerà a lavorare per il bene di tutti"

«Alle autorità sanitarie - aggiunge la Triplice - chiediamo di valutare la possibilità di effettuare tamponi nelle aziende dove si sono verificati casi di contagi, al fine di evitarne l’ulteriore espansione»

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