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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia Arzignano

Integrativo al Gruppo Mastrotto? «Firma storica»

I confederali salutano con grande favore l'ipotesi di contratto aggiuntivo che nel colosso del distretto Agno-Chiampo ora deve superare il vaglio del referendum tra i lavoratori. C'è maretta invece nel comprensorio del Leogra dove il sindacato autonomo Usb annuncia un altro sciopero in Ava, la multiservizio pubblica che gestisce il ciclo ambientale

Una novità nel contratto di lavoro integrativo si profila all'orizzonte del più grande gruppo conciario del Veneto: si tratta del Gruppo Mastrotto di Arzignano che stando ad una nota dei confederali diramata oggi primo settembre costituisce un salto di qualità rispetto agli accordi tipo del settore. Tuttavia le novità sul fronte sindacale non si esauriscono.  Sempre con una nota diramata oggi il sindacato di base Usb annuncia il proseguo della lotta «per migliorare stipendi e condizioni di lavoro» in seno ad Alto vicentino ambiente, la spa intercomunale che gestisce il servizio della igiene ambientale nel comprensorio del Leogra.

L'IPOTESI E IL REFERENDUM
L'ipotesi di contratto al Gruppo Mastrotto chiaramente dovrà superare lo scoglio del referendum tra i lavoratori. Ad ogni modo però i confederali di Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil, ovvero le sigle che nell'ambito della Triplice si occupano del comparto concia, parlano di un accordo decisamente innovativo che segna un deciso cambio di passo rispetto al passato. Miglioramenti in ambito salariale, flessibilità nei turni con un occhio di riguardo ai dipendenti, potenziamento delle cosiddette clausole etiche a partire dalla sicurezza nei luoghi di lavoro sono secondo le tre sigle tra i punti di forza di una intesa che se passasse potrebbe fare scuola e divenire una sorta di standard presso il resto dell'industria conciaria.

DOSSIER IMPORTANTI
Quest'ultima, che in questo periodo sta affrontando per di più il dossier del caro-energia, negli ultimi mesi è stata al centro di un vero e proprio scontro sui contratti che vede da una parte i confederali in qualche modo supportati da Unic-Confindustria e dall'altra un pool di sigle datoriali e sindacali autonome rivendicano la portata innovativa del proprio approccio ai contratti le quali dal canto loro avevano bollato come desueta la dimensione contrattuale propugnata dalla triplice.

LA SODDISFAZIONE
«Si tratta di una firma storica - si legge nel dispaccio congiunto delle sigle sindacali Filctem, Femca e Uiltec, con la sottoscrizione della ipotesi di accordo aziendale nel Gruppo Mastrotto spa di Arzignano, molte sono le importanti novità: non solo soldi, ma per la prima volta possiamo parlare di una una parte normativa importante ed innovativa per il settore. Quanto avvenuto in quello che si qualifica il più grande gruppo conciario del distretto Veneto - si legge - con più di mille dipendenti, è qualcosa che inevitabilmente farà da indirizzo per l'intero territorio aprendo ad innovazioni contrattuali per il settore». Appresso un'altra constatazione: «Il distretto della pelle, con questo accordo, fa un altro passo in avanti nella buona cultura del lavoro, in contrasto a chi vorrebbe competere nei mercati internazionali mediante la riduzione dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori del settore e del costo del lavoro». Si tratta per le tre sigle quindi di un vero e proprio «salto di qualità culturale necessario per costruire futuro e nuove opportunità di lavoro». Il Gruppo Mastrotto, divenuto il colosso che è ora sotto la guida dei fratelli Bruno e Santo Mastrotto, da anni è l'impresa leader del settore nel distretto Agno-Chiampo.

VENTI DI GUERRA NEL COMPRENSORIO SCLEDENSE
Ben diversa invece è la querelle attorno alla Ava. La società pubblica con sede a Schio che serve tutte le municipalità del comprensorio da tempo è in fibrillazione. Il sindacato Usb, che de facto ritiene di essere il più rappresentativo da mesi bolla come inaccettabili le condizioni di lavoro per le maestranze che peraltro non godrebbero di una retribuzione adeguata. Durante le settimane passate questa conflittualità, con la sigla di base che considera i confederali troppo proni rispetto alla direzione aziendale, era sfociata in uno stato di agitazione poi tramutatosi in sciopero. Oggi Usb comunica la ripresa delle ostilità. Ma nella nota diramata stamani dalla stessa Usb vicentina si fa presente che anche durante la pausa estiva la mobilitazione non si fosse mai fermata. Il cinque settembre l'Usb ha annunciato uno sciopero di una giornata intera con tanto di sit-in davanti alla sede principale della compagnia di via Pusiano a Schio.

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