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Ferrotramviari? Il contratto «va rinnovato»

Le federazioni nazionali dei trasporti di Cgil, Cisl, Uil, Cisal e Ugl lamentano la stasi per il nuovo accordo. E nel capoluogo berico i lavoratori danno vita ad un presidio davanti alla sede di Svt

Le federazioni nazionali per il trasporto di Cgil, Cisl, Uil, Cisal e Ugl ieri 25 febbraio hanno indetto uno sciopero del personale degli autoferrotranviari per protestare contro il mancato rinnovo del contratto nazionale fermo dal 2017 che si sarebbe dovuto rinnovare un paio d'anni fa ma che poi è rimasto al palo anche per l'emergenza Covid-19. Lo sciopero ha avuto anche una articolazione vicentina poiché oggi una quindicina di sindacalisti ha preso parte ad in sit-in di protesta, organizzato simbolicamente davanti alla società del traporto comunale e provinciale di Vicenza ossia la Svt. Tra coloro che hanno preso la parola c'è Ivano Traverso, segretario di Cisl Trasporti per Vicenza. Il dirigente sindacale in una nota diramata ieri mattina ha usato toni molto duri: «Mentre il contratto è scaduto dal 2017 dobbiamo confrontarci con una associazione dei datori di lavoro nel ramo trasporti che è di fatto inesistente e priva di un leader competente che sappia tenere un dialogo con i rappresentanti dei lavoratori. I quali chiedono - prosegue Traverso - un lavoro  equamente retribuito per vivere dignitosamente e con regole certe. La professionalità e le competenze non vanno perse ma bisogna garantire un ricambio generazionale offrendo ai giovani certezze e non precarietà».

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