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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia Contrà Camillo Benso Conte di Cavour

Cisl, tetto ai super stipendi dei top manager: Variati firma la petizione

Sono stati allestiti in Contrà cavour i gazebo con la raccolta di firme per dire basta e inserire un limite agli stipendi dei top manager. Ha lasciato anche la sua fima il sindaco di Vicenza: "Serve un segnale in questo momento di grande difficoltà"

Un tetto ai super stipendi dei top manager. A chiederlo è la Cisl nazionale insieme alla Fiba: e da ieri anche a Vicenza la raccolta di firme per un progetto di legge di iniziativa popolare che propone di inserire un limite agli stipendi dei manager pubblici e degli istituti di credito.

"L'INIZIATIVA". Una richiesta che suona quasi come un urlo in un momento di grande difficoltà per le famiglie come ribadiscono i vertici del sindacato: "Come Cisl con questa iniziativa vogliamo dire basta ai bonus milionari e agli stipendi da nababbi, serve un´equità distributiva, una sana e prudente gestione delle politiche di remunerazione", sottolinea Gianfranco Refosco, segretario generale della Cisl di Vicenza. E gli fa eco Giancarlo Pederzolli, segretario Fiba Cisl di Vicenza: "La crisi che stiamo vivendo sta mettendo a dura prova i lavoratori, costretti a fare sacrifici e a tirare la cinghia, non è più tollerabile un tale squilibrio".

DOVE FIRMARE. Da ieri dunque è possibile firmare nei gazebo organizzati dalla Cisl e in tutti i Comuni di Vicenza e Provincia (all'Ufficio relazioni con il pubblico) e nel Comune di Vicenza.

SINDACO VARIATI. Tra quelli che non sono voluti mancare all'iniziativa c'è anche il sindaco di Vicenza Achille Variati che ieri ha firmato in Contrà Cavour: "Serve un segnale, il mio è un invito in questo momento di grande difficoltà per le famiglie, certe disparità non sono più tollerabili". Il pensiero va ai dirigenti di palazzo Trissino e il primo cittadino si lascia andare ad una battuta: "Non sono certo quelli del sindaco".

TOP MANAGER. Ma chi sono questi top manager? Nel Comune c'è il direttore generale Antonio Bortoli (164 mila euro lordi annui), la vice direttore generale e vice segretario generale Micaela Castagnaro (132 mila euro) e il segretario generale Antonio Caporrino (107 mila euro). Briciole, comunque, se paragonate a certi casi limite che si trovano tra le industrie italiane, come la Fiat che paga il suo amministratore delegato Sergio Marchionne quasi 48 milioni di euro l´anno (stipendio di 2mila dipendenti metalmeccanici).

VICENZA TRA LE PIU' NOBILI. Ancora più duro il presidente di Federmanager Vicenza, Maurizio Pini: "Nel Vicentino gli stipendi variano da 70 a 110 mila euro l´anno per i dirigenti privati, i top manager sono pochissimi a cui darei solo un compenso variabile rispetto ai risultati. Non è più possibile che certi manager guadagnino cifre folli anche se l´azienda che hanno condotto poi va male. E se quei risultati non si raggiungono, il manager va licenziato. Lo scandalo di questi anni è che centinaia di dirigenti sono stati mandati a casa per colpa della crisi e si sono salvati solo certi dirigenti pubblici e i top-manager che guidano aziende in rosso".

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