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Economia Schio

BVR Banca, bilancio 2021 nel segno della solidità

Crescita delle masse amministrate e del patrimonio, ma anche di un utile netto frutto della precisa scelta di accantonare per far fronte al rischio di credito

È un bilancio “solido” frutto di scelte strategiche e di una accurata pianificazione futura quello che sarà sottoposto al voto dei soci nel corso dell’Assemblea di BVR Banca – Banche Venete Riunite Credito Cooperativo di Schio, Pedemonte, Roana e Vestenanova (Verona), che si svolgerà anche quest’anno in assetto Covid con il rappresentante designato il prossimo 20 maggio.

La nuova realtà bancaria nata lo scorso 1° luglio dall’unione tra Banca Alto Vicentino e la Cassa Rurale ed Artigiana di Vestenanova, ha sede a Schio, annovera 37 filiali tra le province di Vicenza e Verona, 177 dipendenti e 5.300 soci.

BVR Banca traccia il bilancio del 2021 e, nonostante la pandemia e il quadro economico complesso a livello mondiale, può definirsi una realtà sempre più solida patrimonialmente con indicatori in tale ambito tra i più elevati delle 70 BCC appartenenti al gruppo Cassa centrale.

«Il 2021 – spiega  il presidente Maurizio Salomoni Rigon - è stato un anno di forte cambiamento avviato dal processo di fusione che ci ha visti coinvolti e che, a distanza di pochi mesi, ha confermato quelle che erano le nostre aspettative: siamo una banca solida e strutturata, ben patrimonializzata, in utile, caratterizzata da una grande squadra che mette a disposizione tutte le proprie risorse per il fabbisogno del territorio.»

I numeri 

La raccolta complessiva della nuova banca vede un aumento di 137,8 mln di euro (+9,86%), con un consistente incremento dell’indiretta del 15,81% ed in particolare del risparmio gestito del 18,17%. Gli impieghi lordi risultano in aumento di 8,7 mln di euro (+1,29%).

È chiaro che la perdurante emergenza pandemica e la conseguente crisi hanno determinato un rallentamento nelle richieste di finanziamento da parte della clientela, ma nonostante questo, la Banca ha comunque dimostrato la propria vicinanza al territorio, alle aziende ed alle famiglie continuando a concedere prestiti: nel corso dell’esercizio sono stati infatti erogati nuovi mutui per un totale complessivo di 111 mln di euro.

Nel complesso quindi le masse amministrate dall’istituto sono cresciute nel 2021 di 151,1 mln di euro (+7,3%) attestandosi a 2,2 miliardi di euro.

Il patrimonio netto dell’istituto (comprensivo dell’utile di esercizio) è in costante crescita ed ha raggiunto i 123 mln di euro (+1,47%). Il CET1 ratio si posiziona su un rassicurante 27,58%, in deciso incremento rispetto a fine 2020 dove il valore si attestava al già ragguardevole 25,38%, grazie sia allo sviluppo della consistenza patrimoniale che al contenimento dei rischi. 

«In particolare, questi valori – commenta - il presidente - sono sinonimo di stabilità e di solidità del nostro Istituto e derivano dalla fusione delle due ex BCC che assieme hanno assunto rischi coerenti con le nuove dimensioni patrimoniali. I dati relativi alla raccolta invece sono un segnale della notevole fiducia che la clientela ha riposto nella nostra Banca. L’utile netto dell’esercizio 2021 sfiora i 3,7 mln di euro – continua il presidente – risultato importante che poteva anche essere maggiore, ma che è frutto di una precisa scelta della banca volta ad effettuare sensibili accantonamenti per far fronte al rischio di credito, in un’ottica di estrema prudenza, stante il particolare momento economico globale ed in linea con le aspettative della BCE in materia di AQR”.  Abbiamo preferito fare una scelta prudenziale da “buon padre di famiglia” guardando proprio alle incertezze del futuro, che ora sono diventate realtà presenti, con la guerra in Ucraina, la mancanza di materie prime e i rincari del costo dell’energia, che ricadono sul territorio, su famiglie e imprese».

Allo stesso modo il bilancio BVR Banca presenta anche un utile netto, rapportato al patrimonio (indice ROE), pari al 2,97%, valore che testimonia la vivace redditività dell’istituto, nonostante gli effetti della crisi in atto.

A tali risultati hanno contribuito anche una più attenta gestione dei costi amministrativi e del personale con una riduzione dei costi generali già a partire dal secondo semestre 2021, grazie alla fusione, i cui effetti daranno pieno beneficio nel 2022. La maggiore efficienza della macchina operativa si evidenzia infatti anche dal cost-income che si attesta, a fine esercizio, sul valore del 62,13%, in positiva diminuzione rispetto al 65,01% di fine 2020, indice di un miglioramento nell’efficienza reddituale dell’Istituto.

Buona è inoltre la crescita, anno su anno, del margine di intermediazione pari a 1,6 mln di euro (+4,61%), che vede un aumento degli interessi netti di euro 2,66 mln (+13,4%) e del margine commissionale di euro 744 mila (+7,2%) a fronte di una contestuale diminuzione di una componente straordinaria quale il risultato delle attività e passività in portafoglio, in primis determinata dalla negoziazione di titoli di proprietà, in diminuzione per 1,9 mln di euro (-47,7%).

Infine, il capitolo elargizioni al territorio e alle persone, una vera e propria mission per la Banca. Nel corso del 2021 sono stati infatti erogati 353 mila euro, a realtà operanti negli ambiti sportivi, culturali, ricreativi, socio assistenziali ecc.

La Banca ha inoltre sostenuto la realizzazione di alcuni eventi pubblici e manifestazioni in genere, ripresi sensibilmente a seguito di un allentamento delle restrizioni dovute alla pandemia. 

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