Banca Popolare di Vicenza, la scure dei tagli si abbatte anche sulle addette alle pulizie
Con una nota diffusa giovedì dalle rappresentanze venete di Fisascat Cisl, Filcams Cgil, First Cisl e Fisac Cgil viene resa nota la riduzione del servizio che coinvolge le 150 lavatrici impegnate nelle sedi e agenzie di tutto il territorio nazionale
Cattive notizie per i dipendenti della Banca Popolare di Vicenza la crisi dell'istituto creditizio colpisce ora le addette alle pulizie. Come riporta VenetoEconomia sarebbe infatti previsto un taglio del 40%, in termini di ore e compenso. per le 150 lavoratrici impegnate nelle pulizie delle sedi e agenzie distribuite su tutto il territorio nazionale.
Sarebbe questo il contenuto di una nota diffusa giovedì dalle rappresentanze venete di Fisascat Cisl, Filcams Cgil, First Cisl e Fisac Cgil. "Per fare qualche esempio - spiegano i sindacati - si è passati da 11,5 ore di lavoro settimanali a 6,30, da 8,25 a 4,30 e addirittura da 3 ore a settimana a 1,30. In parole povere qualche lavoratrice dovrebbe pulire una filiale in 30 minuti al giorno per 3 volte alla settimana".
"L’azienda – scrivono Fisascat Cisl, Filcams Cgil, First Cisl e Fisac Cgil – ha comunicato alle OO.SS. dei bancari il nome delle ditte vincitrici l’appalto, senza aggiungere che il nuovo capitolato prevede un taglio dei servizi che si attesta al 40% del precedente contratto".
"Prima di scegliere di risparmiare sulle pulizie delle agenzie - continuano i sindacati - Banca Popolare di Vicenza non poteva eliminare sprechi, tagliare spese inutili e rivedere i compensi milionari al management?".