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Venerdì, 26 Aprile 2024
Economia

Aumenti senza tregua: stangata a tavola da 320 euro a famiglia

Il rapporto di Coldiretti: gli alimentari rispetto allo stesso periodo dello scorso anno sono cresciuti del 7,6%. “Fare la spesa è diventato un lusso"

“Fare la spesa è diventato un lusso dopo il Covid-19 e, in particolare dopo l’attacco della Russia all’Ucraina. Due eventi che hanno determinato conseguenze pesanti sull’umanità ed a seguito dei quali sarà davvero difficile rialzarsi. A farne le spese, naturalmente con il massimo rispetto per chi non c’è più, oggi sono le famiglie, che nel Vicentino arrivano a spendere oltre 320 euro in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, secondo le stime rese note da Coldiretti in occasione della diffusione dei nuovi dati Istat sull’inflazione a maggio, che evidenziano un aumento del 7,6% per i beni alimentari nel carrello della spesa rispetto allo stesso periodo dello scorso anno”. Con queste parole il presidente provinciale di Coldiretti Vicenza, Martino Cerantola, commenta gli importanti dati resi noti dall’Istat, con riflessi importanti anche sul territorio Berico. 

La categoria per la quale i consumatori spenderanno di più è la verdura, che nel 2022 costerà complessivamente circa 80 euro in più, e precede sul podio pane, pasta e riso, con quasi 60 euro in più, e carne e salumi, per i quali si spenderanno 55 euro in più rispetto al 2021. Seguono la frutta, pesce, latte, formaggi e uova e olio, burro e grassi.

“Se i prezzi per le famiglie corrono l’aumento dei costi colpisce duramente l’intera filiera agroalimentare a partire dalle campagne dove – prosegue Coldiretti Vicenza – più di un’azienda agricola su 10 (11%) è in una situazione così critica da portare alla cessazione dell’attività ma ben circa 1/3 del totale nazionale (30%) si trova comunque costretta in questo momento a lavorare in una condizione di reddito negativo per effetto dell’aumento dei costi di produzione, secondo il Crea. In agricoltura si registrano infatti aumenti dei costi che vanno dal +170% dei concimi al +90% dei mangimi al +129% per il gasolio”.

“Occorre lavorare da subito per accordi di filiera tra imprese agricole ed industriali con precisi obiettivi qualitativi e quantitativi e prezzi equi che non scendano mai sotto i costi di produzione come prevede la nuova legge di contrasto alle pratiche sleali e alle speculazioni” afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che “nell’immediato bisogna intervenire per contenere il caro energia ed i costi di produzione con interventi immediati per salvare aziende e stalle e strutturali per programmare il futuro”.

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