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Venerdì, 26 Aprile 2024
Economia

Arresto Maltauro, revocato incarico Expo, i sindacati preoccupati per occupazione

L'impresa di costruzioni Giuseppe Maltauro ha revocato a Enrico Maltauro la carica di consigliere e amministratore delegato della società. Fillea Cgil: "Attendiamo esito inchiesta"

A poche ore dal suo arresto, la Giuseppe Maltauro ha revocato la carica di consigliere e amministratore delegato della societa', Enrico Maltauro. Le manette sono scattate in seguito all'inchiesta della procura di Milano su condotte criminose nell'ambito di alcuni appalti Expo 2015.

L'INCHIESTA 

L'AZIENDA La decisione, precisa la Maltauro, e' stata presa "in autotutela, al fine di poter procedere liberamente alle opportune indagini interne per accertare le eventuali personali responsabilita' dell'ex consigliere ed eliminare alla radice qualsivoglia connessione dei fatti con l'attivita' aziendale". A Enrico Maltauro viene cosi' data "la piu' ampia autonomia e liberta' in ordine alle proprie difese". 

IL SINDACATO "Se le accuse fossero confermate, ci troveremmo di fronte ad un comportamento da condannare con nettezza, e sarebbe grave se, a distanza di vent'anni da Tangentopoli, la maggiore impresa della provincia fosse di nuovo coinvolta in operazioni illecite o illegali. Per questo auspichiamo che le indagini siano celeri e chiariscano le posizioni dei soggetti coinvolti - spiega il segretario della Fillea Cgil, Danilo Andriollo - Questo è l'ennesimo frutto avvelenato di un ventennio di deregolamentazione e depotenziamento delle leggi in materia di appalti. Emerge con sempre maggiore chiarezza che lo scopo della legislazione degli scorsi anni non era quello di rendere più celeri ed affidabili i lavori, ma, come da noi denunciato, di favorire un sistema corrotto e truffaldino che, in nome del mercato, distorce il mercato stesso e porta a concorrenza sleale. Legalità, trasparenza, regolarità del lavoro, insieme ad una svolta verso il recupero e riuso, la ristrutturazione e l'efficientamento energetico degli edifici, senza ulteriore consumo di suolo, sono le strade per assicurare un futuro al settore, non la scorciatoia della corruzione e delle tangenti - che conclude - Ci auguriamo che quest'ultima vicenda non abbia riflessi negativi sull'impresa Maltauro con ricadute sul piano occupazionale, in questo momento di pesante crisi del settore edile".

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