Tutti uniti per spartirsi una quota dei proventi. Vuole vederci chiaro l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato che, nella riunione del 31 luglio 2013, ha deciso di avviare un’istruttoria per verificare se l’Unione mutualistica dei notai di Treviso possa ledere il principio di concorrenza.

L'ANNO SCORSO: OPERAZIONE ANIRICICLAGGIO NEL VICENTINO CONTRO ALCUNI NOTAI

L'UNIONE MUTUALISTICA. La cosiddetta Unione mutualistica, costituita da alcuni professionisti del distretto notarile di Treviso, che ha lanciato l’idea appetibile ovunque, funziona con il principio di mettere in comune una parte dei proventi dei notai associati per poi ripartirla tra i medesimi in quote uguali: in questo modo i singoli notai, indipendentemente dall’attività svolta, si vedrebbero garantiti, comunque, mensilmente un reddito minimo da parte dell’associazione.

PERCHE' E' NATA. L’associazione, nata dopo i recenti provvedimenti di liberalizzazione che hanno interessato l’attività notarile, tra cui l’abrogazione della tariffa professionale e dei limiti all’attività pubblicitaria, nonché l’incremento del numero dei notai e l’ampliamento del loro ambito di operatività territoriale, potrebbe però ledere il principio basilare del mercato: la concorrenza.

PERCHE' L'ANTITRUST INDAGA. Senza di questa sono diversi gli scenari ipotizzati dall’Autorità Garante della concorrenza: una riduzione della spinta a ricercare nuovi clienti attraverso condotte concorrenziali quali il miglioramento del servizio o la riduzione dei prezzi, in maniera anticoncorrenziale si avvantaggerebbero sia i notai di nuova nomina nel distretto, che potrebbero contare su un livello di reddito garantito, sia i professionisti già presenti sul mercato che eviterebbero o ridurrebbero il rischio di condotte concorrenziali aggressive da parte dei nuovi professionisti.