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Indennizzi per i crac bancari? «Ristori ancora troppo lenti»

La denuncia viene da una delle associazioni a tutela dei risparmiatori colpiti dal collasso delle ex popolari venete: ma lunedì «è previsto un importante incontro con Consap» che gestisce la piattaforma dei rimborsi

Le associazioni che tutelano i risparmiatori traditi nell'ambito del collasso che ha colpito le ex popolari venete incontreranno i vertici di Consap, la società statale che gestisce la piattaforma elettronica che gestisce l'erogazione dei ristori già stabiliti dalla legge, ristori che però per alcuni procedono «troppo a rilento». L'incontro che avverrà in teleconferenza è previsto per lunedì 15 marzo. La novità è stata comunicata ieri con un videomessaggio da Luigi Ugone, presidente di «Noi che credevamo nella Banca popolare di Vicenza e in Veneto banca», una delle associazioni più agguerrite rispetto ad una querelle che dura da mesi e mesi. Durante il suo intervento Ugone ha ribadito a più riprese che nonostante l'ottimismo profuso «da altre associazioni» l'iter per i ristori procede «niente affatto speditamente». Il presidente spiega il suo convincimento anche alla luce della recente trasferta romana in cui sono stati presi parecchi contatti con gli uffici ministeriali competenti. Ad ogni buon conto Ugone in quanto a scetticismo non è certo in solitudine. Non in termini distantissimi da lui si è espresso anche il deputato berico Pierantonio Zanettin di Fi: il quale ieri ai taccuini di Venetoreport.it aveva parlato con molto scetticismo del piano ristori che dovrebbe essere garantito dal Fir, ossia dal fondo indennizzo risparmiatori. Un fondo che sebbene istituito per legge a detta dello stesso Zanettin potrebbe rivelarsi «un flop».

ASCOLTA L'INTERVENTO DI LUIGI UGONE

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