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La Margherita di Cracco divide l'Italia: scoppia la guerra sui social

Pizza gourmet da assaggiare assolutamente oppure profanazione del mito napoletano. La pizza dello chef vicentino fa discutere, ma c'è anche chi la difende

Sedici euro per una pizzza. Il prezzo è di quelli che te lo ricordi anche se per mangiarla devi andare al Bistrot, il ristorante da poco aperto da Carlo Cracco in via Galleria Vittorio Emanuele II a Milano. Lo scandalo che in questi giorni ha fatto infiammare il web non è però il costo ma bensì il fatto che lo chef vicentino  abbia "osato" rivisitare a suo modo la Margherita. 

Ma perché la pizza di Cracco fa tanto discutere? Vediamo com'è fatta. Prima di tutto l'impasto: farina integrale di grano macinato a pietra con lunga lievitazione poi la rivisitazione shock: l'aggiunta di cereali assieme a una farcitura fata con salsa di pomodoro San Marzano densa assime a pomodorini confit. Ed infine, sopra alla  pizza "craccata", fette di mozzarella di bufala a crudo e il basilico a semi invece che in foglioline.  

I puristi del più classico piatto napoletano parlano di "profanazione" e le polemiche non si sprecano tra giudizi tecnici e ironia. Su twitter impazza quest'ultima: "Una pizza tanto brutta che il Pd dovrebbe eleggere Cracco segretario" oppure "Una pizza "craccata" dovrebbe costare meno dell'originale"  e ancora "Ogni volta che Cracco fa una pizza così un napoletano si suicida".

La Margherita di Cracco  ha però anche i suoi sostenitori come Vincenzo Pagano, redattore di "Scatti di Gusto" famoso portali  di cucina, che scive: "Carlo Cracco ha semplicemente realizzato una pizza possibile per il suo bistrot". Infine anche Gino Sorbillo, mago della pizza napoletana, promuove il vicentino  affermando su twitter che a lui la pizza è piaciuta: "Non è Pizza Napoletana e non viene venduta e presentata come tale, è la sua Pizza e basta. Noi partenopei dovremmo scandalizzarci di più quando troviamo in giro pizze che fraudolentemente vengono vendute e pubblicizzate come pizze della nostra tradizione addirittura con l’aggiunta di riconoscimenti Stg, Dop, Doc e roba del genere. Benvenuta Pizza Italiana di Carlo"

 
 
 

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