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Cucina

I ristoranti imperdibili scelti dai top chef italiani: due quelli vicentini

TheFork Restaurants Awards: 7 i ristoranti in Veneto suggeriti dai grandi chef tra le 70 nuove aperture, due i ristoranti vicentini consiglati, l' Osteria del Guà a Bagnolo e il Ristorante Milleluci a Rubbio

Osteria del Guà, Bagnolo, Vicenza: fiore all’occhiello de La Barchessa di Villa Pisani, l’Osteria del Guà accoglie gli ospiti per pranzi e cene indimenticabili. La nuova firma gourmet è il giovane cuoco Giulio Ierace: di origini calabresi, allievo di Gualtiero Marchesi, vanta prestigiose esperienze tra cui quella con i fratelli Serva, due stelle Michelin a “La Trota” di Rivodutri (a Rieti). Gli ingredienti, utilizzati nel rispetto della stagionalità e tutti rigorosamente selezionati, sono pochi ma esaltati da cotture precise, quasi maniacali, nel nome dell’essenzialità e del rispetto della materia. Scelto da Moreno Cedroni“questo ristorante gode di una location ricca di fascino: la cucina si avvale di un intelligente uso di prodotti biologici e propone un giusto equilibrio tra tradizione e innovazione”.

Ristorante Milleluci, Rubbio, Vicenza: colori, profumi e panorami da gustare. Ingredienti spontanei e stagionali valorizzati grazie a tecnica e cura dei particolari. Piatti originali che permettono di vivere un'esperienza autentica all'insegna del buon cibo e del buon vino. Segnalato da Nicola Portinari: “lo chef Elvis Pilati lavora in un luogo incantevole e dimostra in ogni suo piatto una cura nell’elaborazione della materia prima davvero ammirevole”.

 

San Brite, Cortina d’Ampezzo, Belluno: lavoro è sacrificio, sacrificio è gratificazione: con questa promessa Riccardo Gaspari, con la moglie Ludovica, ha aperto nel 2017 SanBrite a Cortina d’Ampezzo, raccogliendo un’esperienza maturata in oltre dieci anni di cucina nel cuore delle Dolomiti. Al SanBrite cucinare significa trasformare il profumo dei boschi in un'esperienza di palato e anima. Per continuare a tramandare una storia. Segnalato daFabrizio Ferrari“Riccardo Gaspari è un cuoco pieno di fantasia e dotato di ottima tecnica: in questa nuova, seconda, insegna ha la possibilità di esprimersi con tutta la libertà che merita”.

Ristorante 12 Apostoli, Verona: la famiglia Gioco da cent’anni apre con gioia e impegno le porte del Ristorante della Città. Ristorante oggi rinnovato nello spirito e negli ambienti di sala, condotta dal giovane Filippo Gioco, e di cucina, guidata dallo chef veronese Mauro Buffo. L’importante eredità ha spinto famiglia e chef a sviluppare insieme un progetto di rinascimento: Buffo, tornato a casa dopo molto aver visto e molto intrapreso, si propone di modellare un progetto gastronomico a tutto tondo, legato all’armonia tra gli ingredienti e le persone. Segnalato da Massimiliano Alajmo: “Mauro Buffo è un uomo autentico, schietto e determinato, la sua cucina non può che corrispondergli. Il 12 Apostoli è un ristorante pronto per un nuovo “rinascimento”.

Al Callianino, Montecchia di Crosara, Verona: una piccola realtà, fortemente voluta da Alberto e Ivana, coppia nella vita e nel lavoro, grazie a una bella storia d'amore sbocciata tra i banchi dell'Istituto Alberghiero. Aperto come intimo bistrot di 20 coperti, oggi il locale è stato  ampliato a 50, sempre mettendo in campo la stessa passione, contraddistinta da tre  elementi fondamentali per i titolari: gusto, semplicità e bellezza. Segnalato da Giancarlo Perbellini“lo chef Alberto Mori fa della qualità e dell’innovazione i suoi cavalli di battaglia,  creando una ristorazione divertente che non dimentica la tradizione.”

Zanze XVI, Venezia: dalle mura della storica "Trattoria dalla Zanze" nasce una piccola e confortevole osteria, pensata per raccontare la Venezia di ieri alla gente di oggi. Il team è un gruppo di giovani di talento capitanati dallo chef Nicola Dinato, assieme a Nicola Possagnolo. Lo chef di Zanze XVI è una giovane promessa della cucina, Luca Tartaglia, che lascia il posto da sous chef di Pascal Barbot al Ristorante Astrance. Scelto da Alfio Ghezzi“non ha un menu, la proposta si basa su ciò che reperisce lo chef. Uno dei piatti che mi ha più colpito e che rappresenta appieno la sua filosofia è la Sarda in Saor alle Rose. Luca è un giovane con un percorso fatto di tappe significative, coerenti con la sua idea di cucina: semplice, concreta e di gusto ma con quel quid in più che si fa ricordare”.

Ristorante Local, Venezia: la sua filosofia è racchiusa nel nome, valorizzare ingredienti locali di stagione e il territorio lagunare. I fratelli Benedetta e Luca Fullin lo hanno aperto con l'ambizione di offrire una nuova cucina veneziana, con radici nella tradizione, ma aperta a influenze internazionali, come una volta era il mercato di Venezia. Lo chef Matteo Tagliapietra interpreta questa formula con un menu che cambia spesso e che esprime la sua brillante creatività. Scelto da Valentino Cassanelli“Matteo Tagliapietra è prima di tutto un amico oltre che uno stimato collega, che regala alla città di Venezia una cucina sincera partendo dalle sue radici lagunari contaminate dalla curiosità del viaggiatore”.

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