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Cronaca Zermeghedo

Zermeghedo: una famiglia "assediata dalla puzza"

La denuncia arriva da una coppia della valle del Chiampo che punta l’indice contro una centrale a biomasse. Il sindaco: tutto in regola

Tuttavia il sindaco di Zermeghedo Luca Albiero, espressione di una lista civica la pensa in modo decisamente differente: «Pur sapendo che nell’azionariato della società proprietaria dell’impianto un tempo c’era anche l’amministrazione comunale con una quota di minoranza devo premettere che gli uffici si comportano con quel privato come si comporterebbero con qualsiasi altra azienda. Noi per prendere qualsiasi provvedimento dobbiamo avere di fronte situazioni anomale che ci debbono essere segnalate dagli enti competenti, tipicamente Arpav e Ulss. Ciò detto l’azienda opera correttamente in forza di una serie di autorizzazioni che negli anni sono state regolarmente rilasciate da una pluralità di enti».

«TUTTO REGOLARE: AMMINISTRAZIONE VIGILE»

Poi un’altra precisazione: «Vorrei fosse chiaro che l’ingegner Cecchin è stato presente alla riunione degli enti preposti alla istruzione dell’iter: non c’era solo il comune quindi ed in quella sede, come in altre, è stato ribadito, carte alla mano, che tutto era regolare. Quanto alla questione del deposito scoperto è bene sottolineare un concetto - prosegue il primo cittadino - è vero  che c’è una ordinanza municipale ancora vigente che obbliga il privato a coprire i depositi di insilato. Questi però rimangono scoperti gioco forza solo limitatamente ai periodi di carico. È l’azienda la prima a tenere al fatto che ci sia la copertura per proteggere la materia prima. Aggiungo che se ci fossero delle irregolarità il Gestore nazionale energetico che acquista le rinnovabili, come nel caso della centrale di Zermeghedo, bloccherebbe in un baleno gli acquisti. Se poi chi di dovere ravvisasse delle irregolarità saremmo noi i primi ad agire».

INCENTIVI? «OK, RINNOVABILI PIÙ GREEN DELLE FOSSILI»

Albiero appresso affronta il tema degli incentivi che secondo i detrattori drogherebbero il mercato: «Va da sé che l’impresa punti a fare utile. È vero che in diverse circostanze il gestore, che ha bisogno di mantenere a regime l’impianto, se non riesce ad alimentarlo con i prodotti agricoli della zona si rifornirà nel comprensorio e che queste operazioni comportino la produzione di gas di scarico dei trattori. Diciamo che fa parte del pacchetto. Ma l’energia prodotta in impianti del genere è davvero pulita se confrontata con quella prodotta in una centrale a combustibile fossile. Non c’è partita. Io sono così convinto del valore delle energie rinnovabili che a casa mia ho installato i pannelli fotovoltaici».

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