Città terrorrizzata da raid violenti: sgominata banda di sinti
La squadra mobile di Verona ha sgominatola banda della 'Arancia meccanica', responsabile di brutali pestaggi e violente aggressioni senza alcun senso a inermi cittadini. Sei le ordinanze nei confronti di persone, tra cui un minore, accusati di lesioni plurime aggravate e tentato omicidio
Aggredivano inermi cittadini, italiani e stranieri, picchiandoli selvaggiamente: una vittima è finita all'ospedale con la testa sfondata da una mazza da golf. In manette, con l'accusa di lesioni plurime aggravate e tentato omicidio, sono finiti sei sinti, residenti in un campo nomadi scaligero, tra cui un minore: la banda dell'"Arancia Meccanica"
Non è stato facile per la squadra mobile di Verona risalire agli autori dei raid avvenuti tra febbraio e marzo scorsi. La polizia non riusciva a trovare il bandolo della matassa investigando su ogni singolo caso, scavando nella vita privata delle vittime. Ma ogni indagine finiva sempre su un binario morto.
Numerosi i casi: l'atleta, uscito dalla palestra, e picchiato selvaggiamente mentre si accingeva a lasciare con la sua macchina il parcheggio che è riuscito, pur malconcio, a scappare e a saltare un cancello sottraendosi così alla furia di quattro forsennati. E' andata peggio invece a tre giovani che, stazionavano fuori da un bar: uno di loro è stato assalito mentre stava andando alla sua macchina e gli altri due, che hanno tentato di soccorrerlo, hanno ricevuto una scarica di bastonate, pugni, calci dagli aggressori che si sono serviti, senza risparmiarsi, di una mazza da golf, spezzatasi poi in due per la violenza con cui è stata usata. Finiti in ospedale, due hanno avuto una prognosi di 40 giorni, riservata per il terzo che è stato operato alla testa dove gli sono state messe delle placche per l'affondamento della scatola cranica facciale sinistra.
Stessa sorte l'ha subito un altro veronese: fermo con la sua auto ad un semaforo, in quel momento rosso, è stato affiancato da un altro veicolo da dove sono usciti in 4 che prima hanno battuto con le mani e i piedi la carrozzeria e i vetri del mezzo, tentando di aprire la portiera. Non riuscendovi hanno sfondato il lunotto lanciando una chiave inglese che ha colpito la vittima che è stata, a quel punto, tirata fuori dalla macchina e picchiata. Ad assistere alla scena un immigrato che ha tentato di fermare il pestaggio, ma non si immaginava ciò che lo stava attendendo. Sul posto è arrivata un'altra auto con 4 persone che si sono uniti agli altri che, in stile 'Arancia meccanica' hanno agito violentemente lasciando poi esanimi sull'asfalto, prima di fuggire, i due malcapitati.
Aggressioni, apparentemente, non collegate tra loro che la 'Mobile' ha scoperto però essere opera di uno stesso gruppo, riconducibile ad un campo di Sinti. Sei degli otto aggressori sono stati identificati dalle stesse vittime che li hanno riconosciuti nelle fotografie mostrate dalla polizia.
I NOMADI NEL VICENTINO