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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Violenza in pieno centro, Vicenza sotto scacco da bande di teppisti

Aggressioni, pestaggi, risse, persone portate fuori dai bar e prese a calci. Non in una zona degradata di una periferia di una grande città ma nel cuore della "tranquilla" Vicenza. Il titolare della pizzeria: "Situazione insostenibile, chiudo per protesta"

L'ultimo episodio, di una lunga serie, risale allo scorso venerdì. Un pizzaiolo de "L'Angolo Palladio", pizzeria all'ombra della Basilica Palladiana - in pieno centro a Vicenza - è stato picchiato a sangue da una gang per futili motivi a pochi passi dal luogo di lavoro. Il pizzaiolo è stato trascinato di forza fuori da un bar dove aveva trovato rifugio, buttato a terra e preso calci, finendo in ospedale. Lo stesso trattamento lo ha ricevuto, qualche mese fa, il titolare della pizzeria, Alberto Quaresimin, "colpevole" di aver ripreso scene di degrado di un gruppo di balordi all'esterno del suo locale. Infine, giusto la settimana scorsa, sempre in zona, un altro cittadino è stato riempito di botte e ha subito il furto dell'auto.

Scene di violenza che non appartengono alla periferia degradata di qualche grande città ma che avvengono nella "tranquilla" Vicenza, in pieno centro storico. Bande di balordi che agiscono indisturbate sotto agli occhi di telecamere, riprese da telefonini e magari attenzionati dalla polizia. Polizia di Stato che, al pari di quella Locale, sembra però inerme di fronte a tanti episodi. In quella zona, contrà Pescherie Vecchie, teatro di tante risse e pestaggi, l'unica legge che vale è ormai quella del più forte, quella del branco contro il singolo.

E così, dopo l'ennesimo pestaggio, avvenuto ai danni di  un suo dipendente, Alberto Quaresimin - titolare de "L'Angolo Palladio" - ha annunciato di voler chiudere temporaneamente l'attività perché esasperato dalla situazione e dal silenzio delle forze dell'ordine. "Chiudo per protesta, per vedere se avrò delle risposte concrete dalle autorità per far finire questa situazione - racconta Quaresimin - vicino alla Basilica Palladiana c'è un cancro che è un locale dove escono questi balordi, ci sono situazione al limite, risse ogni settimana, minorenni in coma etilico e gente ubriaca marcia che sa di essere impunita e continua a menare le mani. Camminare in centro storico in questo momento non è cosa semplice e questo non è un  buon biglietto da visita per  una città che ha ambizioni per una città che si candida a capitale della cultura". 

Sulla questione è intervenuto anche il consigliere Regionale Giacomo Possamai: “I problemi non si risolvono con i proclami, dopo tre anni e mezzo dovrebbe essere chiaro. Colpisce il grido di dolore di commercianti e ristoratori che da tempo lamentano una situazione ingestibile e sconcerta, di contro, l’immobilismo del sindaco Rucco. E il centro storico è solo la punta dell’iceberg, perché la stessa situazione la vivono anche i cittadini che vivono nei quartieri della città”, ha sottolineato il consigliere, aggiungendo: “Gli episodi si stanno moltiplicando, è evidente che la situazione è sfuggita di mano a chi oggi ha la responsabilità di amministrare. Ma probabilmente sono i soli a non accorgersene: in un solo weekend assistiamo alla denuncia di una tentata violenza e ad un pestaggio nel cuore del centro storico. Tutto questo accade a due passi dalla Basilica Palladiana e con il Natale alle porte, nelle settimane in cui il centro è più frequentato in assoluto. Leggiamo sulla stampa e sui social le parole di gestori di locali che raccontano come in trent’anni di lavoro non abbiano mai visto Vicenza in questo stato e minacciano la chiusura: più che un campanello d’allarme sembra una sirena”.

A rincarare la dose, i consiglieri Comunali di minoranza Sandro Pupillo e Giovanni Selmo: "Certo le baby gang sono sempre esistite e sicuramente la pandemia ha aumentato i disagi tra i giovani. Ma proprio per questo ci chiediamo come sia possibile che l’Amministrazione resti alla finestra a guardare. Sono tanti gli slogan e le operazioni di facciata: il nucleo antidegrado, il cane antidroga, il distaccamento della stazione di polizia in Campo Marzo, l’impiego massiccio della polizia locale e quest’estate addirittura i tornelli per accedere in Pescherie Vecchie, ma la verità e che dopo 3 anni di Rucco, eletto nel nome della lotta al degrado, nessuno si sente rassicurato, dai residenti ai commercianti, molti dei quali hanno già abbandonato il Centro storico o minacciano di farlo". 

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