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Cronaca Villaga

Villaga: il presepe vivente riapre dopo la nevicata

I visitatori compiranno il percorso a gruppi scaglionati della durata complessiva di 45 minuti, a partire dalle 14 fino alle 19 di sabato e domenica. C'è anche un concorso fotografico

Superano la trentina i fotografi accreditati al concorso fotografico, indetto per il Presepio Vivente nelle grotte di Villaga che apre sabato alle 14 i battenti dopo la sospensione della settimana scorsa per l’abbondante nevicata. Una “caccia fotografica” inusuale tra le grotte di S.Donato, trasformate per l’occasione in uno scenario animato di personaggi e scene evangeliche.

“Alle migliaia di occhi dei visitatori che accorreranno per l’evento –spiega il regista Antonio Gregolin- quest’anno avremo degli occhi specializzati nel cogliere quegli attimi che diventeranno poi la memoria fotografica del presepio”. Una novità quella del concorso fotografico, che stando al numero di partecipanti ha riscontrato un importante successo, per accaparrarsi i quattro premi offerti dall’Amministrazione Comunale di Villaga, i gruppo Presepio e due operatori turistici e agricoli locali per i migliori scatti che verranno premiati il 10 gennaio prossimo. “Fotografare significa “scrivere con la luce” – commenta il sindaco di Villaga, Eugenio Gonzato- e visto che il tema della sesta edizione del presepio è “Una luce che illumina i cosmo”, quale migliore occasione per mettere a disposizione le 11 scene agli obiettivi fotografici!”.

Sabato alle 14 l’apertura del presepio l’unico nel Veneto ad essere realizzato dentro a delle grotte preistoriche con importanti novità sulle edizioni precedenti. Tra le prime scene quella della resurrezione con tanto di parte rocciosa diventata Calvario e antico covolo trasformato in sepolcro, che di certo poco si addice al presepio tradizionale. “L’idea è quella di mostre come la luce entrata nella grotta di Betlemme, sia poi uscita dal sepolcro vuoto” spiega il regista Gregolin. Un percorso biblico e storico con un incisivo messaggio: l’attualità del presepio. Sì, alla tradizione, con scene classiche come il mercato, Erode, i pastori e i profeti, ma anche forti richiami alla storia del Natale. In particolare la scena del primo presepio a Greccio voluto nel 1223 da Francesco di Assisi.

Di forte impatto emotivo la riproduzione fedele del Natale del 1917 con le rispettive trincee del fronte con tanto di rievocatori storici della Associazione “4 novembre”di Schio. In quel giorno tacquero le armi e parlarono le coscienze, così da rendere un tributo al centenario dallo scoppio della Grande Guerra. Il percorso che i visitatori compiranno a gruppi scaglionati della durata complessiva di 45 minuti, a partire dalle 14 fino alle 19 di sabato e domenica, mostrerà poi il Natale del 1950 dei contadini. E’ il Natale della nostra terra con la povertà che mordeva e la fame che dominava. Il presepio si chiude poi con la scena della modernità. Una sorpresa dove danza, parole, musica e la “fiammella della speranza” racchiude il significato di questa sesta, difficile, edizione del presepio di Villaga.

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