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Cronaca Centro Storico / Viale Bartolomeo D'Alviano

Vicenza, viale D'Alviano killer per i ciclisti: arriva la ciclabile sul marciapiede

Nell'ambito del completamento della ciclovia 'anello del centro storico' del PUM, l'amministrazione candida questo intervento al bando regionale con l'obiettivo di ottenere un contributo di 150 mila euro sui 600 mila necessari

“Con 33 incidenti, 42 feriti e due ciclisti deceduti negli ultimi tre anni viale D'Alviano risulta una delle strade cittadine più pericolose, in particolare per chi si sposta sulle due ruote. Per questo motivo, avendo già deciso di realizzarvi una pista ciclabile nell'ambito del completamento della ciclovia 'anello del centro storico' del PUM, candidiamo questo intervento al bando regionale a favore della sicurezza stradale, con l'obiettivo di ottenere un contributo di 150 mila euro sui 600 mila necessari a realizzare l'opera”.

L'annuncio è dell'assessore alla progettazione e sostenibilità urbana Antonio Dalla Pozza che martedì ha presentato in giunta il progetto della nuova pista ciclabile. Si tratta di un percorso che si svilupperà per 750 metri lungo tutto viale D'Alviano grazie all'allargamento del marciapiede verso il centro storico (lato sud), dall'incrocio con viale Bacchiglione fino alla rotatoria di porta San Bortolo.

“L'intervento – ha ricordato l'assessore – permetterà non solo di garantire il transito in sicurezza dei ciclisti da viale Bacchiglione fino praticamente all'ospedale, ma anche di raccordare diversi tratti ciclabili di collegamento tra i quartieri e il centro storico, da viale Trento a viale Mazzini, da viale Bacchiglione a via Lamarmora. Si tratta, insomma, di un intervento di grande importanza per il sistema ciclabile cittadino, motivo per cui abbiamo già stanziato 450 mila euro, in modo da avviarne la realizzazione nel 2017 indipendentemente dall'ottenimento del finanziamento regionale”. Poiché per realizzare la nuova pista sarà necessario allargare il marciapiede, si è deciso di prevederla sul lato sud, dove ci sono diverse aree di proprietà comunale, in modo da contenere al massimo gli indispensabili espropri.

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