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Cronaca

Vicenza, Variati fuori tempo massimo: "Vietata la piazza ai fascisti"

I primi a presentare la mozione sono stati due consiglieri. Sabato si è svolta la manifestazione indetta da Forza Nuova ma solo oggi il sindaco si è mosso annunciando che per usare spazi pubblici bisogna dichiarare di ripudiare il fascismo

Avrebbero dovuto firmarla anche gli organizzatori del comizio di Roberto Fiore, leader del movimento di estrema destra Forza Nuova, che sabato hanno occupato il suolo pubblico con la loro manifestazione. L'avrebbero fatto? Una domanda che rimarrà ovviamente senza risposta visto che l'obbligatorietà di firmare una dichiarazione di ripudio al fascismo per usare spazi pubblici è arrivata solo oggi come proposta che la Giunta presenterà al prossimo consiglio comunale. 

"Dichiara di riconoscersi nei principi fondamentali della Costituzione Italiana e dello Statuto comunale e ripudia il fascismo la cui riorganizzazione è vietata, sotto qualsiasi forma, dall'ordinamento giuridico”. 

Queste poche righe, promosse dal sindaco Achille Variati, saranno inserite nella proposta di deliberazione del nuovo regolamento per l'applicazione del canone occupazione spazi e aree pubbliche dopo il passaggio a Palazzo Trissino. Dovranno infatti essere sottoscritte da tutti coloro che chiederanno al Comune uno spazio pubblico, ad esclusione dei plateatici dei pubblici esercizi e delle attività cantieristiche.

“La dichiarazione - commenta il sindaco -  non dice nulla di nuovo rispetto a quanto è già presente nella Costituzione Italiana e nello Statuto del nostro Comune e dovrebbe appartenere al pensiero di tutti, indipendentemente dai programmi politici. Ma francamente non è così. Da più parti emerge preoccupazione per il diffondersi di movimenti che si ispirano al fascismo che tanto male ha fatto nella nostra storia. Per questo, sulla scia di quanto hanno già fatto altre città italiane, mi sembra opportuno che Vicenza, medaglia d'oro per la Resistenza oltre che per il Risorgimento, ribadisca quanto dovrebbe già essere nel DNA di tutti”.

Sull’argomento, nelle scorse settimane, anche i consiglieri comunali Giacomo Possamai e Sandro Pupillo avevano presentato una mozione.

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