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Cronaca

Vicenza, università: problema alloggi e aule studio

Obiettivo dichiarato della Fondazione Università di Vicenza è quello di creare un polo sempre più inserito nel tessuto del territorio e indipendente dalle sorelle maggiori Padova e Verona. Dal punto di vista degli studenti, però, la strada ancora lunga

I futuri ingegneri ed economisti che studino a Vicenza lo sanno, la loro ricerca del lavoro durerà poco. Secondo Almalaurea, la banca dati che raccoglie informazioni sulla vita lavorativa dei neolaureati del Veneto, gli studenti “vicentini” delle università di Verona e Padova vengono assunti nel 90% dei casi già nel primo anno post laurea. La vita dei futuri dottori in città, però, non è facile: mancano alloggi e scarseggiano gli spazi dove studiare.

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“Abbiamo raggiunto la massima saturazione – Racconta il 22enne Francesco Di Noia, fuori sede, eletto rappresentante degli studenti di Ingegneria  gestionale con la lista Sindacato degli Studenti- mancano gli spazi per lo studio, e una serie di accorgimenti che renderebbero la vita di noi studenti più semplice”. I lavori per allargare il polo universitario di Vicenza sono in corso, ma intanto, le aule studio scarseggiano, chiudono presto e sono sprovviste di connessione. Per le postazioni computer l'università ha puntato sulla qualità allestendo, meno di un anno fa, 60 postazioni con mezzi moderni, troppo poche, però, per rispondere alle richieste di oltre sei mila iscritti. 

Secondo i dati della Fondazione Università di Vicenza il numero degli studenti provenienti da fuori provincia continua ad aumentare: sono quasi il 50% degli iscritti. Per loro, oltre ai cronici problemi di connessione, la vera battaglia è la ricerca di un alloggio. 

“Al momento le case degli studenti sono due, un convitto femminile e il pensionato di Monte Berico- Spiega Di Noia- In collaborazione con il Comune aula_studio_piano_terra-2stiamo cercando di organizzare una rete a cui rivolgersi per trovare degli alloggi, magari con contratti ad ok per gli studenti". Intanto, però, è il far west: le bacheche delle biblioteche vicentine testimoniano la ricerca costante di appartamenti dei "fuori sede" con annunci scritti a pennarello di questo tenore: "A.A.A. studente universitario cerca stanza a prezzo vantaggioso". Qualcuno si rivolge alle agenzie immobiliari, altri alle conoscenze, e al passa parola. In tanti finiscono con il trovare soluzioni in nero o in subaffitto con prezzi che variano tra i 150 e i 250 euro al mese, a seconda che la stanza sia una singola o sia condivisa con altri studenti. Succede anche a Padova e Verona dove, però, siti e università forniscono maggiore assistenza nella ricerca. 

Studiare a Vicenza, per molti studenti significa anche rinunciare ad alcuni vantaggi delle Università più grandi. Il Cus, centro universitario sportivo, non esiste, così come un vero mercato dei libri usati. 

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