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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Vicenza, rapporto Unesco: i tecnici bocciano Borgo Berga e Dal Din

Gli uffici del Comune hanno ricevuto nei giorni scorsi il resoconto degli esperti. Positiva la valutazione sullo stato dei monumenti storici. Per il vicesindaco "Vicenza non verrà inserita nella lista dei beni in pericolo"

Nel dettaglio, nel rapporto risulta positivo il giudizio espresso dagli ispettori sullo stato di conservazione dei beni visitati, con significativi elogi riservati alla valorizzazione della Basilica palladiana, al restauro della chiesa di Santa Corona e di Palazzo Chiericati, definito addirittura “impressionante”.

Pesantissime, al contrario, risultano le parole utilizzate per Borgo Berga, definito “intervento devastante nel suo contesto locale”, generato dall'errore originale della struttura del tribunale, benché mitigato dalle varianti introdotte dall'amministrazione Variati. Tre le raccomandazioni indicate per ridurre, per quanto possibile, il suo impatto sul territorio circostante: non edificare il lotto E, abbassare di due piani gli edifici alla testa della penisola a sud e completare le facciate delle ultime case con materiali che si integrino con l'area circostante.

Risulta poi molto forte l'impatto visivo, funzionale e “immateriale” prodotto dalla base “Del Din”, di cui hanno messo in evidenza l'insormontabile barriera visiva generata nella pianura tra la città e le montagne. In questo caso gli esperti hanno sottolineato che, per non peggiorare ulteriormente la situazione, non dovrebbero essere trasportati materiali pericolosi e che l'area attorno alla base dovrebbe essere monitorata e oggetto di azioni contro l'aumento del rischio di allagamenti. Dell'attiguo Parco della Pace, invece, gli ispettori Unesco hanno evidenziato la funzione di limitazione all'estensione della base, con la raccomandazione di integrare maggiormente il suo disegno con il paesaggio rurale circostante.

Decisamente significativo è poi il giudizio espresso sul progetto dell'alta velocità alta capacità ferroviaria: la soluzione prescelta, in affiancamento alla linea storica, viene dichiarata pienamente compatibile con l'autenticità e l'integrità del sito, con le raccomandazioni di non interrompere la continuità del paesaggio con sovrappassi ed elementi di protezione acustica e cercare soluzioni alternative al ponte sui binari a ovest e a quello pedonale vicino alla stazione. Quanto al sistema delle tangenziali, per gli esperti dell'Unesco l'ampliamento a ovest e a est non risultano problematici, mentre viene chiesto di abbandonare la pianificazione del tracciato a nord e della bretella di collegamento alla base Del Din, con motivazioni legate alla conservazione del paesaggio rurale.

Infine, in relazione alla conservazione del contesto di Villa Trissino, nel rapporto si raccomanda l'abbandono del progetto della piazza di Saviabona e della previsione di una zona per attrezzature, infrastrutture e servizi a nord; sul recupero di San Biagio viene suggerito un concorso di idee per garantire una soluzione architettonica elevata; per le mura storica viene ribadito di proseguire con gli investimenti di restauro e conservazione;  si chiede che il progetto di un bookshop esterno al Teatro Olimpico, volto a migliorare la fruizione del monumento, venga sottoposto alla valutazione dell'Unesco; viene dichiarata non impattante l'area di sosta della Valletta del Silenzio; si chiede che nel parco della Rotonda vengano reintrodotti alberi più consoni rispetto alle specie piantate nel 2008 che ostruiscono la visuale del pregiato complesso.

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