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Cronaca Centro Storico / Piazza dei Signori

Vicenza, tutto esaurito per la destra di Almirante, 200 in piazza per protestare

A palazzo Trissino va in scena il ricordo di Almirante e di un a destra che non c'è più, in piazza 200 persone coinvolte in un flashmob in segno di protesta

La prestigiosa stanza degli Stucchi era piena ieri per il ricordo voluto da Elena Donazzan e Giorgio Conte dell'ex leader del Msi Giorgio Almirante.  In prima fila Claudio Cicero, ma anche il sindaco Bulgaini D'Elci, dietro molti over 40 e qualche giovane, tutti ad ascoltare il ricordo che Giulia De Medici- figlia di Almirante- e Marcello Veneziani hanno proposto  assieme ad altri relatori del vecchio leader. 

Qualcuno nel pubblico è interessato alla storia, molti sono andati per fare presenza dopo le polemiche degli scorsi giorni, e qualche  ex camerata- il termine è stato usato più volte durante il convegno- per la fotografia in bianco e nero di una destra che non c'è più. Nell'altalena di testimonianze e video, l'unica nota che fa crescere il brusio è la foto di un giovane Gianfranco Fini sul mai schermo, le polemiche restano fuori, anche se Elena Donazzan ci tiene a sottolineare, al Giornale di Vicenza. "Riconosco a Conte (Finiano delle prime ore) di non aver avuto il complesso di inferiorità nel chiedere il patrocinio, e riconosco al sindaco di non aver avuto pregiudizi nel darlo. Questo è il rispetto. Ed è ciò che conserverò del convegno".

In Piazza i toni, se pur moderati e pacifici, sono tutta un'altra cosa, con oltre 200 manifestanti coinvolti in un falshmob. vecchie rivalità mai superate che partono da un giudizio storico diverso.   Dentro il palazzo si è ricordato l'Almirante politico che ha saputo tagliare con il passato come spiegato da  Veneziani: "Seppe stigmatizzare certe pagine infami, come le leggi razziali, Si prese le croci del passato, pur senza avere responsabilità specifiche". Davanti la loggia del Capitaniato si è utilizzata una sola parola: Fascista. 

La decisione del Comune di ospitare l'evento non è piaciuta, meno che meno il patrocinio nella locandina. Per questo, in segno di protesta, i manifestanti hanno prima letto tutti assieme pezzi della Costituzione, e poi cantato "O Bella Ciao". 

Tutto si è svolto nella massima calma e senza alcun rischio. 

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