Vicenza, tratta di schiave e riti voodoo: due arresti

Si chiamano Mummy e Sunny i due aguzzini che gestivano una vera e propria tratta di schiave a Vicenza. I due, entrambi nigeriani, sono stati arrestati giovedì nell'ambito di una lunga e complessa operazioni del nucleo investigativo dei carabinieri di Vicenza. 

Mummy, ovvero F.G., 34enne era la mente del mercato del sesso che coinvolgeva decine di ragazze - alcune delle quali minorenni - reclutate in Nigeria e sottoposte a un giuramento voodoo che consisteva nel mangiare il cuore o bere il sangue di una gallina. Un macabro giuramento di non divulgare informazioni sula Mummy o sul suo braccio destro Sunny - C. O. nigeriano del 1990 - pena la morte della schiava o della sua famiglia.

Mummy e Sunny, il suo braccio destro, sono stati fermati come indiziati di delitto mentre si stavano dando alla fuga, probabilmente in qualche stato europeo. I due, indagati in concorso per riduzione in schiavitù, trasporto e ingresso illegale e finiti in carcere rispettivamente a Verona e a Vicenza, avevano una base operativa e un logistica, due appartamenti in viale San Lazzaro e viale Trento. All'interno delle case i carabinieri hanno trovato documenti delle vittime e loro effetti personali riconducibili a riti yuyu ayelala - la tribalità voodoo nigeriana - mutandine o reggiseni conservati come fantocci per sancire il patto di sangue con l'organizzazione. Nell'appartamento i militari hanno rinvenuto anche blister di farmaci utilizzati per indurre l'aborto. 

L'operazione dei carabinieri è iniziata lo scorso dicembre da diverse segnalazioni, una delle quali riguardante un episodio di violenza nei confronti di una prostituta. Dopo lo smantellamento della rete le ragazze schiavizzate sono temporaneamente finite in strutture di accoglienza. 

SCHIAVITÙ E TRATTA