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Cronaca

Vicenza, testimone di Geova rifiuta il sangue, il magistrato dà l'ok al medico

La sua religione vieta le trasfusioni ma l'uomo ne aveva bisogno, dopo il rifiuto del paziente e dei suoi famigliari gli operatori chiamano il pm, che vieta l'utilizzo del plasma

Nel duello tra credo e giuramento di Ippocrate, alla fine il pm ha dato ragione alla religione. Succede in un ospedale vicentino la notte di Capodanno. Un testimone di Geova di mezza età era arrivato in ospedale necessitano urgentemente di una trasfusione, ma al momento di procedere i medici si sono trovati di fronte al diktat religioso che prevede la chirurgia senza sangue secondo alcune interpretazioni del vecchio testamento. 

L'uomo non in grado di prendere da solo la decisione era stato accompagnato dai famigliari che hanno spiegato il problema agli operatori sanitari, inoltre il medico curante, che conosceva la scelta del paziente, aveva ribadito la necessità di utilizzare altre forme di cura, ma in ospedale, davanti all'emergenza, queste testimonianze non sono bastate. Come riportato da il Giornale di Vicenza, i medici che lo avevano preso in cura hanno voluto chiamare il pm di turno, per capire quali sarebbero stati i problemi legali per loro e per l'ospedale in caso avessero comunque proceduto con il trattamento. Niente da fare, anche dal magistrato è arrivato un secco no, anche se è evidente che la decisione è destinata a far discutere. Per legge il paziente può rifiutare le cure a prescindere da quale sia la sua motivazione. I testimone ora sarebbe in ripresa, anche se ancora sotto osservazione. 

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