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Cronaca

"Vicenza, terra di grazia": ecco lo spot negli aeroporti di Treviso e Venezia

Negli aeroporti del Veneto dallo scorso 2 agosto viene diffuso a tutto schermo nei 23 monitor degli scali un video pubblicitario sulla città del Palladio. Nei 30 secondi di spot un assaggio della città e della Provincia: da Monte Berico, ai palazzi palladiani al monte Fumante

Se passate per gli aeroporti di Treviso e Venezia farete un salto anche a Vicenza.

LO SPOT. Questa volta gli aerei non c'entrano, però: si tratta di uno spot pubblicitario di 30 secondi "Vicenza, terra di grazia" dedicato alla città del Palladio e alla sua provincia che dallo scorso 2 agosto viene diffuso a tutto schermo nei 23 monitor distribuiti negli aeroporti di Marco Polo di Venezia e Canova di Treviso.

COLPIRE I TURISTI. Uno spot che intende pubblicizzare la città veneta in due degli aeroporti più trafficati d'Italia, che d'estate diventano ancora più affollati con la Biennale e la mostra del Cinema. Nell'agosto del 2012 sono stati 1.192.139 i passeggeri e gli accompagnatori transitati al Marco Polo e 315.883 al Canova. La campagna di promozione da oltre 300 passaggi totali al giorno (16 per ora distribuiti in 19 ore) nel network ICMovincg Channel costa 8 mila euro ed è finanziata dai proventi della tassa di soggiorno.

"PROMUOVERE L'IMMAGINE DI VICENZA". Entusiasta il vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d'Elci: "Promuovere l'immagine della città negli aeroporti, come facciamo con questa sperimentazione di poco più di un mese in piena estate nei due scali di Venezia e Treviso, significa intercettare un pubblico già ben disposto verso la scoperta di nuove mete, come quello dei viaggiatori e dei turisti. La scommessa – conclude Bulgarini - è che la bellezza straordinaria di Vicenza sappia prima incuriosire e poi conquistare il pubblico che ancora non conosce l'unicità della capitale palladiana, anche grazie a questo breve e fascinoso video che afferma le migliori qualità del territorio berico".

LE BELLEZZE NEGLI SPOT. Nel video, sulle note di un arrangiamento elettronico di "Ombra mai fu", aria di apertura dell'opera Serse di George Friederic Handel (1738), cantata dalla siberiana Liudmila Zhiltsova, si riconoscono, sotto un cielo stellato di una notte estiva, la Valletta del Silenzio, vari palazzi palladiani, la tela "La verità svelata dal tempo" di Giambattista Tiepolo conservata nella pinacoteca civica (nota per essere stata a lungo lo sfondo della sala stampa della Presidenza del Consiglio), il santuario di Monte Berico con la statua della Madonna apparsa a Vicenza, il Monte Fumante (Recoaro) e l'Altar Khnotto di Rotzo.

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