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Cronaca Thiene

Vicenza, tentarono il rapimento del 13enne figlio dell'impreditore Bassan: in 3 davanti al giudice

La banda che progetto il rapimento del 13enne figlio dell'imprenditore scledense Bassan sarà processata dal prossimo 20 luglio. In tre dovranno rispondere delle loro azioni davanti alla Corte d'assise e a una giuria popolare

Lo scorso 27 gennaio vennero arrestati a Thiene prima di mettere in pratica il loro piano criminale. Dal prossimo 20 luglio in 3 dovrano coparire davanti alla Corte d'assise di Vicenza, con l'accusa di tentato rapimento: il bersaglio era il figlio 13enne della famiglia di imprenditori Bassan-Bassetto.

 A giudicare M. S., 41 anni di Pojana Maggiore, G. G., 69 anni di Ferrara, e il figlio A. G. di 43 anni, non sarà solo la Corte presieduta da Maurizio Gianesini ma anche una giuria popolare. 

Il piano pensato dalla banda prevedeva anche l'intervento di una donna, S. P. 32enne di Rovigo, che avrebbe dovuto provocar un incidente per bloccare la vettura su cui viagiava il ragazzo accompagnato dalla madre. Una volta fermati, la donna, armata di una pistola fornita dai tre, avrebbe dovuto sequestrare il ragazzo. 600 mila euro era il riscatto previsto per la vita del 14enne. Il piano andò subito in fumo. La donna figura centrale nella macchinazione del gruppo criminale, pentita, decise di rivolgersi ai carabinieri.

Il capo della banda ha confessato l'ideazione del piano durante la sua reclusione, raccontando di essere stato spinto dai debiti a cercare un guadagno veloce anche se illegale. Solo uno dei tanti aspetti di cui i giudici dovranno tenere conto: la difesa del gruppo ha sempre sostenuto che senza l'impegno fattivo della donna che avrebbe dovuto compiere il rapimento il colpo sarebbe stato impossibile, tanto da non essere nemmeno comatibile con la definizione di tentativo. 

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