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Cronaca

Vicenza, la tormenta con centinaia di lettere d'amore ma sbaglia persona

Missive profumate, dove lui si dichiarava, recapitate alla dipendente di un supermercato. Lei ha denunciato lo sconosciuto, il quale l'aveva confusa con un'altra donna

"Ti amo, non posso vivere senza di te" e ancora "Sei l'amore della mia vita, mi manchi". E poi tanti disegni e cuoricini e buste profumate con petali di rosa. Un vicentino 35enne ha consegnato per più di un mese all'oggetto del suo desiderio, una responsabile commerciale di un supermercato cittadino, missive in cui dichiarava il suo amore folle per lei. La vicenda è iniziata a metà febbraio quando Marisa (il nome è di fantasia) si è vista recapitare da uno sconosciuto una busta alla reception del centro acquisti dove lavora.

All'inizio lei è rimasta anche favorevolmente impressionata da quella lettera che faceva apprezzamenti gentili nei suoi confronti, corredata da frasi dolci e dal profumo di rose. L'uomo, in preda a una classica "cotta" ha poi mostrato un'insistenza fuori dal comune. Nei giorni successivi ha cominciato ha recarsi al supermercato anche cinque volte al giorno, mettendo le lettere d'amore persino tra la merce sugli scaffali del supermercato. Il tono era sempre uguale: la dichiarazione di un amore fuori dal comune. La faccenda ha però iniziato a preoccupare la donna dopo che il 35enne, mai identificato, è arrivato persino a lasciar giù uno scatolone di scritti.

A quel punto, la signora ha fatto una prima denuncia ai carabinieri e poi alla polizia di stato la quale, mercoledì, su segnalazione dei dipendenti, ha intercettato l'uomo appena uscito dal supermercato. Il ragazzo, messo alle strette, ha ammesso di essere lui l'autore delle lettere e viene indagato per molestie. A quel punto salta però fuori anche la verità: è vero che si era innamorato di una donna, ma aveva sbagliato persona.

Il 35enne, che soffre di problemi psichici, aveva incontrato un'assistente sociale in comunità, perdendo la testa per lei. Quando lei se n'era andata, qualcuno gli aveva detto che lavorava proprio in quel supermercato. Per pura coincidenza la donna ha lo stesso nome della responsabile e da lì sono cominciate le manifestazioni d'amore che sono diventate un'ossessione. La vicenda è così finita con la denuncia ritirata e con uno scatolone pieno di quell'amore perduto e... sbagliato.

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