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Cronaca

Vicenza, spettacolo shock all'Olimpico: si va verso il tutto esaurito

Le polemiche sullo spettacolo della Liddell al teatro Olimpico spingono la vendita dei biglietti. Le due serate vanno verso il tutto esaurito. Bulgarini denuncia: "La Regione minaccia di tagliare i contributi è un ricatto medioevale"

"Non c'è migliore pubblicità che la cattiva pubblicità" disse Andy Warhol. Una considerazione che sembra adattarsi perfettamente al discusso spettacolo "Prima Lettera di San Paolo ai Corinzi"  della regista catalana Angelica Liddell.  Nonostante le critiche piovute sull'amministrazione Variati per la scelta di proporlo all'interno della rassegna dei classici al Teatro Olimpico, le due date ( il 18 settembre la premier italiana, e il 19 la replica) verso il tutto esaurito. 

Contro lo spettacolo si sono spesi in tanti. Matteo Salvini  non ha esitato a definirlo "Una schifezza". L'assessore regionale Elena Donazzan ha, invece, sentenziato: "L'Olimpico  verrà violato".  Il consigliere di Idea Vicenza Francesco Rucco ne ha chiesto la cancellazione.  Il Comune però, va avanti. Venerdì il sindaco Achille Variati si è infatti espresso sulla questione chiarendo che lo spettacolo andrà in scena all'Olimpico come programmato. 

La questione non è finita perchè la Regione potrebbe cancellare i contributi alla fondazione Teatro Comunale di Vicenza se lo spettacolo dovesse restare in calendario.  A denunciare il ricatto il vicesindaco Bulgarini D'Elci che sulla sua pagina Facebook spiega: "Prima fanno a gara a chi la spara più grossa, da Salvini a Storace alla Donazzan ai loro epigoni locali: non è arte, non è cultura, non si deve fare, nessuno lo deve vedere, offende questo e quest'altro. Tutte idiozie, tutte falsità: anche al netto dell'idea, questa sì sacrosanta, che la politica non debba condizionare la libertà di ricerca artistica, né la libertà di chiunque di noi di andare a vedere ciò che più gli aggrada. E ora il ricatto: o tagliate lo spettacolo o tagliamo i fondi. Uno spettacolo che non è ancora andato in scena, che non hanno visto, che non conoscono, che non è neppure come "pensano" sia. Ricatto squallido, avvilente, indegno di chi governa la cosa pubblica. Minaccia vera e reale alla libertà dello spettatore, ancora più grave di quella squadrista di Forza Nuova (impediremo la rappresentazione) visto che viene da un'istituzione. In questo quadro desolante, una bella notizia: i biglietti stanno andando a ruba, ne restano poche decine. Affrettatevi a prenotarli, se vi va di vedere lo spettacolo a cui questi liberticidi vorrebbero impedirvi di assistere."

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