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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Smantellata la rete di Nino “la belva”, il re dello spaccio a Vicenza

L’operazione “Matusalemme” della guardia di finanza ha permesso di ricostruire la rete criminale con a capo Stefano Tummulo Altomare, raggiunto da una ordinanza cautelare in carcere. Un’altra disposizione è arrivata a un 42enne di Dueville

Stefano Tummulo Altomare, detto Nino, esponente della “Banda delle belve”  era il punto di riferimento della vasta rete di spaccio di cocaina nella città di Vicenza. Da lui si rifornivano i pusher che poi la vendevano al dettaglio. I finanzieri del comando provinciale di Vicenza hanno messo a posto un puzzle con un’indagine che si è concluso nei scorsi giorni eseguendo due misure cautelari personali per spaccio di cocaina, disposte dal G.I.P. del Tribunale di Vicenza.

DALLA BANDA ARMATA ALLA COCA

“Nino” è stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a Vicenza dove era già detenuto dopo l’arresto da parte delle Fiamme Gialle avvenuto in flagranza di reato il 13 settembre dell’anno scorso e con precedenti penali, in quanto già affiliato alla banda armata responsabile a Roma, negli anni ’70 e ’80, di omicidi, rapine, estorsioni e sequestri di persona. 

La misura dell’obbligo di firma quotidiano è stata, invece, disposta per M.M., di 42 anni, disoccupato, residente a Dueville che si riforniva da Tumulo. La droga fornita da quest’ultimo serviva a M.M. per gestire in proprio un’attività di spaccio. È risultato coinvolto anche un altro cliente di Nino, M.D., di 40 anni e residente a Montegalda (VI), commerciante, anch’egli indagato per spaccio e perquisito dai finanzieri vicentini.

LO SPACCIO NELLA VICENZA “BENE”

“Nino”, già arrestato lo scorso settembre poiché trovato in possesso di oltre un chilo e mezzo di cocaina, 5 bilancini di precisione e vario materiale per il confezionamento delle dosi di droga, nonché 98mila euro in contanti, è risultato essere un punto di riferimento per lo spaccio di cocaina nella zona di Vicenza a beneficio di una selezionata clientela composta in maggior parte da soggetti adulti ben inseriti nel tessuto socio-economico locale. In questo contesto, infatti, si collocano le persone perquisite, che si approvvigionavano della sostanza stupefacente anche per poi rivenderla a terzi consumatori. 

Il dispositivo di contrasto ai traffici illeciti ha portato, dunque, a ricostruire i vari passaggi illeciti della droga, consentendo di accertare, nel complesso, 127 episodi di spaccio di cocaina e 73 episodi di acquisto della stessa sostanza vietata, per un totale di gr. 258,5 di sostanza stupefacente dal valore stimato di 13.000 euro, nonché di mettere a disposizione dell’Autorità giudiziaria di Vicenza un articolato e strutturato quadro probatorio, posto a base delle misure cautelari personali alle quali è stata data esecuzione lo scorso week-end. Infatti, Tummolo è stato recentemente condannato con rito abbreviato alla pena della reclusione di 10 anni e 6 mesi per spaccio di sostanze stupefacenti.

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