rotate-mobile
Cronaca Centro Storico / Piazza delle Erbe

Vicenza, Silent Party, la musica c'è ma non si sente: 5 sì e no

Grande successo per il Silent Party in piazza delle Erbe. Migliaia di giovani hanno infilato le cuffie e si sono scatenati al ritmo della musica di tre deejay. Il futuro delle feste è già arrivato?

Il concerto c'è, si vede, ma non si sente. Grande successo per il Silent Party tenutosi lunedì sera in piazza delle Erbe che ha visto la partecipazione di migliaia di giovani.  Le 1500 cuffie disponibili per ascoltare i tre deejay appollaiati sotto i portici della Basilica sono andate a ruba. Agli altri, passanti, curiosi o ritardatari, non è rimasto altro che ascoltare le voci dei partecipanti, che inevitabilmente finivano per cantare a squarciagola i loro brani preferiti. L'esperimento della discoteca "silenziosa" in piazza funziona, ma non piace a tutti.

SONDAGGIO: SILENT PARTY, TI PIACE?

Il meccanismo, rodato durante l'inverno all'interno di alcuni locali, è semplice. Chi partecipa all'evento consegna un documento e affitta delle cuffie wireless, connesse con tre deejay diversi. La musica la si ascolta solo da li. Un clic accende le luci fluo delle cuffie, poi a seconda della stazione scelta il colore cambia con il genere di musica ascoltato. Nessuna cassa, nessun limite di spazio, nessun rumore, non resta che l'effetto cromatico e un po' alienante di vedere ballare tante persone senza sapere che cosa ascoltano. Per qualcuno il futuro è già arrivato, niente lamentele dei vicini o dei residenti per il rumore, massima libertà di movimento, amici con diversi gusti musicali alla stessa festa. Gli scettici, però, rimpiangono le serate sotto un palco, la musica a tutto volume, il divertimento che sa essere anche un po' maleducato. Ecco 5 punti di vista (pro e contro) per chi al Silent non c'è stato. 

1) Una serata in fila senza ascoltare niente (contro).  Le code per entrare in un locale fanno parte del gioco, ma restare in linea in una piazza affollatissima tra 15 e i 25 minuti, senza sapere bene cosa stanno ascoltando le persone accanto, può essere snervante. Il rischio è quello di concentrarsi sulle movenze, magari un po' goffe, di un rocker che suona una chitarra invisibile e per di più muta. Normale che venga la tentazione di non prendere parte al gioco ed infilarsi in un bar con la dignità ancora intatta, prima ancora di raggiungere le cuffie.

2) Non ti piace la musica, fai zapping (pro). Il rischio di infilarsi in una serata da incubo è limitato, anche se si ha pagato il biglietto non si è costretti ad ascoltare le scelte del deejay. Il brano è troppo o troppo poco commerciale? Basta un clic e cambi stazione, annoiarsi è quasi impossibile.

3) Sentirsi soli e non saperlo (contro).  Chi lunedì sera era in piazza, senza o con le cuffie, ha assistito ad alcuni cortocircuiti inevitabili in particolari nei bar e nei ristoranti intorno alla manifestazione. Alcuni camerieri erano disperati. Costretti a chiedersi come interrompere il flusso di pensieri di una coppia seduta ai tavoli che scuote la testa al ritmo di una musica invisibile, magari mentre le dita scorrono sul schermo del cellulare per l'ennesimo selfie. Avranno finito di consultare il menù?

4) Questa la devi proprio sentire (pro). Nonostante l'ascolto sia individuale, la musica rompe le barriere e genera nuovi metodi di approccio. Quando la conversazione langue, (con le cuffie in testa non può che essere complicata) ecco che il dj salva la situazione. Basta scegliere la stazione giusta, mostrare all'amico/a annoiata il colore da "ascoltare"  e la festa riparte. 

5) Non è un paese per vecchi (pro).  Con i locali del centro costretti a spegnere la musica dopo la mezzanotte, il Silent Party resta un'ottima soluzione per chi non vuole uscire dalle mura della città a caccia del divertimento notturno. La musica c'è ma non disturba il riposo altrui, tutti, anche i residenti, felici e contenti.

Silent Party in piazza delle Erbe

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Vicenza, Silent Party, la musica c'è ma non si sente: 5 sì e no

VicenzaToday è in caricamento