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Cronaca

Vicenza, sicurezza in viale Firenze, Variati: "Chi delinque se ne deve andare"

Il Comune di Vicenza ha prorogato per altri venti gioni l'ordinanza che vieta la vendita di alcolici in viale Firenze. La misura fa parte di un pacchetto "sicurezza" per la zona che prevede anche l'impiego di nuove telecamere

"Controlli, controlli e ancora controlli" sbatte i pugni sindaco di Vicenza Achille Variati, nella conferenza stampa con cui palazzo Trissino ha annunciato il prolungamento dell'ordinanza che vieta la vendita di alcolici in viale Firenze. 

Il negozio “Divbo Store” situato al civico dieci, dunque, per altri venti giorni, non potrà offrire ai suoi clienti nessun tipo di alcolico. La misura, che prolunga il divieto scattato trenta giorni fa, fa parte di un "pacchetto sicurezza" per la zona, che secondo l'amministrazione sta dando i sui frutti. Nel quadrilatero formato da viale Milano, via Firente, corso San Felice e via Torino, si concentrano molte attività legate alla microcriminalità della città. Una zona franca frequentata da sbandati e spacciatori in cui le operazioni di polizia, divenute ormai quotidiane, non bastano a garantire la sicurezza dei residenti. Non a caso una nota scuola per designer che ha sede propri in viale Firenze, sta cercando un nuovo stabile dove trasferirsi: personale e studenti sono, infatti, esasperati dal degrado della via. 

"Le line di condotta che stiamo tenendo per superare i problemi di quella zona della città sono tre- ha spiegato Variati- oltre a questa ordinanza, la polizia locale si è bene cordinata con la questura e i carabinieri in modo che i controlli siano continui, inoltre, grazie anche all'aiuto dei commercianti in viale Milano e via Firenze, sono arrivate le luci di Natale, e anche dopo le festività l'illuminazione sarà aumentata. Infine, presto installeremo 8 nuove telecamere".

Gli occhi elettronici dovrebbero arrivare da gennaio, intanto, le forze dell'ordine hanno identificato e raccolto informazione su dieci persone legate alla microcriminalità. Si tratta per lo più di stranieri provenienti dal Nord Africa. Alcuni di loro, tra cui un noto spacciatore soprannominato "Gabibbo" per la sua mole, sono stati rimandati al loro paese di origine. 

"Si tratta di persone che vengono qui per delinquere, e che per questo vanno allontanate. - Ha concluso il sindaco - gli arresti non bastano, perchè con le regole he abbiamo e che la magistrature è costretta a far rispettare, questi personaggi tornano in strada velocemente. Serve allontanarli da Vicenza in maniere definitiva".

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