rotate-mobile
Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Vicenza, si ritrova con 40 mila euro di debiti, colpa del "sosia" genovese

Un 43enne vicentino ha subito un furto d'identità e si è visto spedire fatture per oltre 40 mila euro. Il truffatore ha preso a suo nome elettrodomestici, cellulare e perfino un'auto, ma non ha mai pagato nulla

Quella macchina non l'aveva mai comprata, ma i solleciti di pagamento continuavano ad arrivare. Giacomo Nardello, vicentino di 43 anni, ha scoperto solo grazie alle diverse fatture che gli sono arrivate a casa che qualcuno utilizza la sua identità per fare spese folli. Il debito accumulata si aggira attorno ai 40 mila euro. 

Come riportato sulle pagine de Il Giornale di vicenza, la vicenda risale al 2014, ma non è ancora giunta a conclusione. Il vicentino lavora sia come impiegato che come libero professionista  a partita Iva. Negli ultimi mesi di due anni fa si è visto arrivare alcuni solleciti di pagamento per l'acquisto di un Opel Corsa, comprata a suo nome in una concessionaria in provincia di Savona. La prima rata era stata pagata le altre no. Sui documenti per l'acquisto del mezzo, cer una carta d'identità con i suoi dati e la foto di un uomo che gli assomiglia. Inoltre, per accedere al finanziamento erano state presentate delle buste paga relative ad un impiego pubblico in provincia di Genova, tuto a suo nome e sulla carta regolare peccato che lui quell'auto non l'avesse mai comprata. 

L'uomo si è allora rivolto alle forze dell'ordine per denunciare il furto d'identità e ha spedito copia del verbale alla finanziaria, a i suoi problemi non sono finiti li. 

Le ingiunzioni di pagamento sono, infatti, continuate ad arrivare. Non solo per l'auto, ma anche per elettrodomestici, per uno smartphone di ultima generazione. Acquisti compiuti sempre in liguria. Ad ogni nuova richiesta di pagamento, il 43enne si è presentato a fare denuncia, le forze dell'ordine avrebbero anche individuato il suo possibile "sosia", un genovese con diversi precedenti, ma i disagi non sembrano avere fine.  A fronte dei mancati pagamenti è scattata più di qualche procedura per il protesto bancario. Nardello si trova quindi a non poter utilizzare le carte di credito e il libretto degli assegni. la situazione è certamente temporanea, ma intanto non sono pochi i disagi, anche lavorativi, che il 43enne è costretto ad affrontare. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Vicenza, si ritrova con 40 mila euro di debiti, colpa del "sosia" genovese

VicenzaToday è in caricamento