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Cronaca Laghetto

Vicenza, rivoluzione elettrica: 10 chilometri di rete interrati

L'opera costerà 15 milioni di euro e durerà due anni. Prevede lo smantellamento 16 chilometri di linea aerea e un centinaio di tralicci

Dalla settimana prossima via ai lavori di Terna per l'interramento di 10 chilometri di rete elettrica. In due anni saranno smantellati 16 chilometri di linea aerea e un centinaio di tralicci. Variati: “L'intervento eviterà blackout elettrici, migliorerà nettamente l'impatto paesaggistico e soprattutto sarà realizzato in modo che nessun edificio sia interessato da campi elettromagnetici” 

“Con quest'opera complessa del valore di 15 milioni di euro, di cui 10 a carico di Terna e 5 di Aim Reti, - ha dichiarato il sindaco Achille Variati presentando l'intervento – l'amministrazione comunale raggiunge tre obiettivi: l'eliminazione di 16 chilometri di linee elettriche aeree di vecchia generazione da 132 mila e 50 mila volt che ancora attraversano interi quartieri come San Pio X  e Laghetto; la messa in sicurezza della città sul fronte del bisogno elettrico, evitando possibili dannosi e pure pericolosi black out; l'interramento delle nuove linee con un significativo abbattimento dell'elettrosmog e con tecnologie avanzate che garantiscono che nessun edificio né alcuna pertinenza sia interessata da campi elettromagnetici”. 

L'operazione è infatti necessaria perché l'attuale sistema non è in sicurezza, cioè non è in grado di assicurare l'alimentazione della città in caso di guasti alla principale linea elettrica. Infatti i consumi elettrici, che in Provincia di Vicenza dal 1997 al 2012 sono aumentati del 36% (1.250 milioni di MWh), sono alimentati principalmente dall'elettrodotto a 132 kV “Sandrigo – Vicenza Pace” e solo in minima parte da una rete a 50 kV collegata alla stazione elettrica di Vicenza Monteviale. Anche a causa della mancanza di interventi sulla rete elettrica di trasmissione in provincia negli ultimi 20 anni, in caso di un guasto alla “Sandrigo – Vicenza Pace” ci sarebbe un alto rischio di blackout. 

L'intervento previsto da Terna, in accordo con il Comune di Vicenza e con Aim Reti con i quali Terna ha firmato un protocollo d'intesa nell'ottobre 2011 a palazzo Trissino, autorizzato dal Ministero dello sviluppo economico, prevede due nuove tratte in cavo interrato a 132 kV che attraverseranno la città per circa 10 chilometri sfruttando la viabilità ordinaria e un breve raccordo aereo a 132 kV lungo circa 900 metri che collegherà la cabina primaria Fusinieri con l'esistente linea “Sandrigo – Vicenza Pace“, in zona campagna. 

Oltre ad evitare alla città possibili blackout energetici l'intervento consentirà la progressiva dismissione di una parte della vecchia rete a 50 kV, vicina agli insediamenti abitativi e non più in grado di assicurare la capacità di trasporto necessaria ai bisogni elettrici della città. Complessivamente saranno smantellati 15,9 chilometri di linee aeree pari aun centinaio di tralicci, con un evidente miglioramento ambientale e paesaggistico: verrà infatti dismesso il tratto della linea a 132 kV che passa in  una zona densamente abitata di San Pio X; verranno inoltre eliminate la linea a 50kV di Aim che attraversa viale della Pace, San Pio X e Laghetto e quella a 50 kV di Terna che a sud della città attraversa i colli Berici. 

Nel dettaglio, il nuovo tracciato dei cavi interrati partirà dalla cabina di viale della Pace, transiterà in via Scarpa in zona Aim e passando per via Quadri, viale Fiume e le laterali di viale Dal Verme si collegherà con la cabina Aim di Monte Crocetta, per proseguire fino alla stazione di Vicenza Monteviale. 
Il raccordo aereo inizierà all'altezza della rotatoria di strada Bertesina per attestarsi sulla cabina primaria di via Fusinieri: per diminuire l'impatto visivo e l'occupazione del suolo, al posto dei classici tralicci a base troncopiramidale saranno utilizzati sostegni tubolari a monostelo. 
L'investimento complessivo è di circa 15 milioni di euro: 10 a carico di Terna e 5 di Aim Reti che sarà coinvolta anche nelle operazioni di smantellamento delle vecchie linee aeree. 

lavori_cantieri_stradaliIl programma dei lavori 
lavori_cantieri_stradaliTerna si occuperà dell'esecuzione di tutti i lavori fino all'asfaltatura definitiva. 
I lavori dureranno complessivamente un paio di anni: gli interventi di interramento del cavo inizieranno la settimana prossima e termineranno a novembre 2015; nei successivi sei mesi verranno conclusi i ripristini del manto stradale. Infine verranno rimossi i cavi aerei della vecchia linea. 
I lavori non si svilupperanno linearmente seguendo il tracciato dal punto di partenza al punto di arrivo, ma saranno realizzati a tratti discontinui per garantire la fluidità del traffico. 
Nelle strade e negli incroci caratterizzati da un maggiore traffico si lavorerà con la perforazione orizzontale teleguidata per non aprire cantieri invasivi lungo la carreggiata. Non sono previste chiusure stradali, ma soltanto restringimenti. 
“Le prime strade principali ad essere interessate dall'intervento, a partire dalla settimana prossima – ha annunciato l'assessore alla cura urbana Cristina Balbi -  via Rosmini, viale Dal Verme, via Goldoni, via Prati, viale Diaz, dove per molti tratti non ci saranno scavi, ma si procederà con la perforazione teleguidata. Durante questa prima fase dei lavori, che abbiamo programmato in modo che si concluda prima della ripresa delle scuole, in via Goldoni sarà istituito il senso unico, dalla rotatoria con via Carducci verso viale Ferrarin e dalla stessa rotatoria verso via Prati”.   

Le garanzie sui campi elettromagnetici 
Sarà utilizzata  la modalità di posa “a trifoglio”, che diminuisce il campo elettromagnetico generato grazie all'avvicinamento dei conduttori. Ove necessario verranno realizzate le opportune schermature. 
Per quanto riguarda l'esposizione ai campi elettromagnetici, Terna rispetta la normativa italiana, che prevede un obiettivo di qualità di 3 T (valore 33 volte più restrittivo rispetto alla raccomandazione del Consiglio dell’UE 12 luglio 1999, che recepisce le linee guida dell’ICNIRP). In particolare a Vicenza la cosiddetta “distanza di prima approssimazione” (che garantisce il rispetto dell’obiettivo di qualità) si mantiene all’interno della sola sede stradale: quindi, come annunciato dal sindaco, nessun edificio né alcuna pertinenza di edificio sarà interessata dal campo elettromagnetico generato dall'installazione. 

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