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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Centro Storico / Piazza Giacomo Matteotti

Vicenza, rissa tra minorenni in centro: niente denunce

Conclusa la vicenda dei gruppi di minorenni che sabato 28 gennaio si sono pestati in pieno centro. I genitori hanno deciso di non sporgere denuncia e per la Questura non si tratta di "bande giovanili"

Se l'erano date di santa ragione quel pomeriggio di sabato 28 gennaio 2017 in piazza Matteotti. Erano tutti minorenni e qualcuno è pure finito in Ospedale. La vicenda avrebbe potuto avere anche delle ripercussioni penali invece, come riferisce un comunicato della Questura di Vicenza di giovedì mattina, tutto si è risolto per il meglio. I genitori dei ragazzi sono arrivati ad un accordo: niente denunce da parte di nessuno. E per la Questura il caso è archiviato come “dinamiche tipiche del mondo giovanile” e non come fenomeno “baby gang”.

“Le indagini immediatamente avviate hanno consentito di ricostruire un quadro complessivo dell’accaduto e di individuarne i responsabili – recita il comunicato - Sono stati quindi identificati con certezza i giovani minorenni che hanno attivamente preso parte alla zuffa in questione. Gli stessi, ascoltati in Questura alla presenza dei genitori, non hanno manifestato l’intenzione di voler procedere penalmente, dichiarandosi rammaricati per l’accaduto”.

La zuffa era nata per delle persone - sempre minorenni – che hanno pubblicizzato ed alimentato (su vari social network) un clima di conflitto tra contrapposte comitive di ragazzi: gli stessi sono stati diffidati dal ripetere simili azioni nel futuro. “E’ stato registrato un atteggiamento di grande collaborazione da parte di tutti i genitori dei ragazzi coinvolti – continua la nota della Questura - che si sono detti disposti a risolvere civilmente ed in un clima di sereno dialogo eventuali dissapori sorti nel tempo tra i figli”.

Negli ultimi giorni, dal continuo monitoraggio dei citati social network da parte delle forze dell'ordine è emerso che una delle persone coinvolte nei fatti aveva in animo di vendicare, nel prossimo futuro, il presunto torto subito (smarrimento di un telefono cellulare nel corso della colluttazione di sabato). “In tal senso – conclude la Questura - resta vigile l’attività degli organi di Polizia che, anche con l’ indicato coinvolgimento dei genitori, confidando di poter intervenire al fine di scongiurare il ripetersi di analoghi episodi”.

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