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Cronaca

Vicenza, riapre la stagione della pesca, ma i corsi d'acqua sono in abbandono

La riapertura della stagione di pesca, durante il weekend dell'otto marzo, riporta gli appassionati in riva ai fiumi, ma la situazione dei corsi d'acqua è preoccupante

Alla riapertura della stagione di pesca la situazione dei corsi d'acqua della provincia preoccupa molti appassionati. Ogni anno la stessa storia: dopo l'inverno i pescatori si trovano di fronte a fiumi e torrenti sempre più sporchi, argini mangiati dalle piogge, alberi abbattuti e un generale grado di degrado. Uno stato di abbandono che si spiega almeno parzialmente con la crisi: sempre più difficile per le diverse amministrazioni, infatti, inserire la pulizia dei fiumi nelle priorità di bilanci spesso ridotti all'osso. 

"Queste situazioni persistono da anni – ha dichiarato al Giornale di Vicenza Rolando Venturini, neopresidente di Pabat, associazione sportiva dilettantistica - il problema è che non ci sono soldi per intervenire. Si preferisce sistemare le strade che i fiumi. E questo a lungo andare produce degrado e mette a rischio la tenuta idrogeologica dei corsi d´acqua che in caso di piene tracimano". 

Le sponde di Bacchiglione, Astichello e Tesina, sono le più colpite dalla situazione di progressivo abbandono, ma nonostante la situazione difficile, per la stagione della pesca sono in molti ad essere ottimisti, fiumi e corsi d'acqua almeno dal punto di vista dell'inquinamento e dell'abbondanza ittica versano in condizioni felici.

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