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Cronaca Piazza dei Signori

Vicenza, prima medaglia d'oro al valore militare: cerimonia in piazza dei Signori

"Onore - ha detto il sindaco Achille Variati, ricordando non solo quei fatti ma anche il tragico bombardamento aereo sulla città del 18 novembre 1944 - a chi anche nella nostra città ha versato il proprio sangue per un'Italia da costruire, per un'Italia che noi a tanti anni di distanza abbiamo il dovere di perseguire"

Si è tenuta venerdì mattina, in piazza dei Signori, la cerimonia commemorativa per la ricorrenza del 150° anniversario della consegna della prima medaglia d'oro al valore militare che decora la bandiera del Comune di Vicenza per la resistenza sostenuta contro le forze austriache tra maggio e giugno del 1848.

Il sindaco Achille Variati ha deposto una corona d'alloro alle lapidi dei caduti vicentini del 1848 alla presenza della polizia locale in alta uniforme, guidata dal comandante Cristiano Rosini, delle associazioni combattentistiche e d'arma e dell'unione nazionale ufficiali in congedo. Erano presenti anche il presidente del consiglio comunale Federico Formisano, i consiglieri Fioravante Rossi e Eugenio Capitanio, e un gruppo di alunni della V A della scuola primaria Vittorino da Feltre che dopo la cerimonia hanno visitato le sale di rappresentanza del municipio con la bandiera originale del 1848

La mattina del 18 novembre 1866 il re Vittorio Emanuele II giunse a Vicenza per fregiare di propria mano con la medaglia d'oro al valore militare la bandiera, portata dall'alfiere colonnello Giacomo Zanellato. Nella stessa occasione il re inaugurò la lapide, addossata alla base della torre Bissara, sulla quale erano stati scolpiti i nomi dei 34 vicentini caduti durante le guerre risorgimentali.

“Onore – ha detto il sindaco Achille Variati, ricordando non solo quei fatti ma anche il tragico bombardamento aereo sulla città del 18 novembre 1944 – a chi anche nella nostra città ha versato il proprio sangue per un'Italia da costruire, per un'Italia che noi a tanti anni di distanza abbiamo il dovere di perseguire”.

“Era giusto ricordare questi eventi – ha aggiunto il sindaco – perché un Paese non è una comunità se non affonda le radici nella sua storia. Sulla lapide della torre Bissara sono incisi i nomi dei vicentini morti per le guerre d'Indipendenza. Mai una corona fu più significativa di quella deposta oggi, anche se spesso usiamo questo luogo per ricordare i morti di tutte le guerre. Il mondo è ancora insanguinato dalla guerra nella nostra indifferenza. La guerra è il fallimento del dialogo".

"È sempre un errore, che pagano gli innocenti. - conclude - Abbiamo bisogno di una buona Europa che ancora non c'è. Abbiamo bisogno di proseguire in un cammino di libertà, democrazia, servizio sobrio delle istituzioni. Ho sempre pensato che il Comune, come piccola Patria, che deve fare la sua parte anche rispetto ai drammi dell'umanità. Deve essere una città accogliente, severa e giusta. Consegno alla polizia locale questa cerimonia: so che portate questa vostra divisa con con onore. Continuate a farlo a servizio di una città che cambia”.

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