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Cronaca

Vicenza, polizia postale a rischio chiusura: l'appello al ministro dell'interno

Ridotta all'osso, il servizio che combatte i reati informatici rischia di sparire. La segnalazione arriva dal direttore della Pasubio Tecnologie che ha spedito una lettera a Minniti e a Luca Zaia

"Da tempo è in atto una continua riduzione di personale nell’organico della sezione di Vicenza della Polizia Postale e delle Comunicazioni passato dalle 14 unità del 2014 a sole due unità nel 2018 e questo profila all’orizzonte la possibilità di prossima chiusura della sezione di Vicenza".

Verso la chiusura della Polizia Postale a Vicenza

A segnalarlo è Gianantonio Michelusi, presidente della Pasubio Tecnologie di Schio, azienda che si occupa di servizi digitali per la pubblica amministrazione e che offre servizi di investigazione informatica anche allo stessa divisione della polizia. Secondo le disposizioni che dovrebbero venire attuate a breve in Veneto gli uffici della Postale si ridurrebbero a tre e la sezione di Vicenza verrebbe presumibilmente incorporata da Padova.

"Se ciò accadesse, verrebbe meno sul territorio vicentino la preziosa attività svolta giornalmente dalla Polizia Postale, specializzata nel contrasto e nella repressione di tutti quei reati che avvengono avvalendosi delle tecnologie, quali le truffe on-line, il furto di identità, di reati di cyberbullismo, la pedofilia on-line", si legge nella lettera che Michelusi ha spedito al ministro dell'Interno Domenico Minniti, al presidente Regione Veneto Luca Zaia, al presidente della Provincia di Vicenza Achille Variati e tutti i Sindaci dei Comuni della Provincia di Vicenza. 

"Il bacino di abitanti del Vicentino si troverebbe a non avere più un riferimento sicuro ed un presidio, in un momento storico in cui il dato delle segnalazioni di reati informatici e delle richieste di aiuto da parte di cittadini è in costante aumento - conclude Michelusi - L’ipotesi di chiusura della sezione vicentina verrebbe a cadere proprio quando, la notizia è dei giorni scorsi, è stato stipulato un accordo tra Garante privacy e Polizia postale contro il cyberbullismo al fine di attivare una rete di intervento coordinata e strutturata a supporto tempestivo delle vittime di questo reato".

Tenendo conto, inoltre, che tutte le spese di gestione delle sezioni sono sovvenzionate da Poste Italiane e non gravano quindi sul Ministero dell’Interno, nessuna logica di Spending Review può giustificare la chiusura delle sezioni provinciali di Polizia Postale e delle Comunicazioni inclusa Vicenza, mentre è certo che lo smantellamento di questo importante apparato della sicurezza danneggerebbe solo ed esclusivamente la cittadinanza.

Chiedo, pertanto, che siano riviste le scelte relative alla Polizia Postale e delle Comunicazioni, sezione di Vicenza, affinché il territorio del vicentino non venga ulteriormente penalizzato e sia invece potenziato nell’organico.

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