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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Vicenza, non ottiene il diritto di asilo, lo stato pagherà per lui 70 mila euro

Il nigeriano si è visto rifiutare la richiesta di asilo ma ha fatto ricorso, la corte ha fissato l'appello al 2020.

Agli agenti che lo hanno fermato per un controllo ha spiegato: "Ho aopuntamento con il giudice, nel 2020".

E' successo in Campo Marzo, alcuni giorni fa. Un cittadino nigeriano,  Italia dal  2015, al cui è stato rifiutato lo status di profugo,  è stato fermato per un controllo. Senza permesso di soggiorno e senza aver diritto all'asilo sarebbe stato segnalato coe irregolare dagli agenti che lo hanno fermato. Per la legge italiana, però, pu restare e anzi, lo stato paga per lui. Al nigeriano è bastato fare ricorso  chidere che la sua richiesta d'asilo venga riconsiderata per rimanere del programma di assistenza profughi fino al 2020.  

A conti fati sono  56 mesi, partendo dal giugno del 2015, data di arrivo, fino al 30 gennaio 2020. Arrotondando e considerando il costo medio di un rifugiato al giorno, saranno spesi  circa 70 mila euro per il suo mantenimento. Soldi che, in caso la sua richiesta  fosse nuovamente negata, saranno stati sottratti anche ai profughi di guerra reali.

Protagonista della vicenda, è il 21 enne, O.L.. Al momento del fermo era assieme a due connazionali, provenienti da Catania e da Trapani. Entrambi con la stessa storia: dopo il rigetto dello sttu di profugo, liberi di girare con il ricorso. L'espediente sta diventando infatti, sempre un meccanismo automatico per molti nigeriani. Sebbene le loro condizioni di partenza siano terribili, il Paese africano non è ufficilamente zona di guerra. Difficilmente dunque potranno essere considerati profughi, ma per chi fugge dalla fame questa non è che un'etichetta. 

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