Missioni in aumento per il soccorso alpino e spelelologico veneto: nel 2016 sono state 925
Sono state 197 le persone soccorse nel Vicentino, 21 i decessi: capillarità di intervento che fa da modello internazionale grazie alla sinergia con Suem, vigili del fuoco e protezione civile
L'attività e gli interventi del Sasv soccorso alpino e speleologico veneto relativi al 2016 sono stati presentati oggi in una conferenza stampa tenutasi a Palazzo Ferro Fini, alla presenza dell'assessore regionale alla protezione civile Gianpaolo Bottacin e alla sanità Luca Coletto, presenti oggi anche il direttore del Suem 118 di Treviso Paolo Rosi e del Suem 118 di Pieve di Cadore Giovanni Cipolotti.
Il presidente del Sasv Rodolfo Selenati ha riferito delle 925 missioni, il 5% in più rispetto al 2015, per 1.006 persone soccorse, nonché i risultati delle collaborazioni frutto di una specifica convenzione con la Guardia di finanza, rappresentata oggi dal tenente colonnello Marco Tripodi, e con l'Arpav.
Questi i dati degli interventi 2016 nella Sesta zona ( Vicenza speleo- Verona speleo e Veneto Orientale) : 20 persone soccorse di cui 17 di nazionalità italiana, 10 illese, 5 ferite, 5 decedute. Nell'Undicesima zona, che include anche Asiago, Arsiero, Recoaro-Valdagno e Schio, le persone soccorse sono state 177 (163 gli italiani) , di cui 62 illese, 92 ferite, 16 decedute.
Bottacin ha ringraziato il Soccorso alpino “per il lavoro quotidiano, complementare a quello di Protezione civile nell'antincendio e dei vigili del fuoco nelle emergenze tecniche e urgenti, per una sinergia ancora più efficace". L'assessore Coletto ha ringraziato da parte sua la componente sanitaria, i medici e i paramedici, evidenziandone la funzione precisa e mirata. Presenti oggi anche il direttore del Suem 118 di Treviso Paolo Rosi e del Suem 118 di Pieve di Cadore Giovanni Cipolotti.
"Il Soccorso alpino significa puntualità e professionalità - ha precisato Rosi - è indispensabile e garantisce di arrivare in ogni luogo con una competenza elevatissima, al punto che possiamo affidare completamente determinati interventi". "Il Corpo nazionale del soccorso alpino e speleologico a livello nazionale ha una professionalità che si potrebbe esportare - gli ha fatto eco Cipolotti - con una capillarità che permette di raggiungere gli infortunati in ogni tipo di intervento".