rotate-mobile
Cronaca

Vicenza, meno slot ma decide tutto lo Stato

Ridotte in città le sale scommesse ma ai Comuni verrà tolta ogni possibilità di agire. Il commento di Variati: "Le norme allo studio del governo, pare di capire, sono poche e troppo poco incisive"

Le nuove norme sul gioco d'azzardo regaleranno a Vicenza un centinaio di sale in meno, ma le critiche alle decisioni di Roma sono dietro l'angolo: ai Comuni verrà tolta la possibilità di decidere. 

La questione è materia di uno dei decreti sulla delega fiscale che verrano discussi nel prossimo Consiglio dei Ministri dal contenuto non ancora del tutto chiaro.  La nuova normativa dovrebbe far diminuire il numero di slot machine all'interno dei bar, (una ogni sette metri) ma  togliere molti dei poteri  dei Comuni in materia. la ratio è quella delle regole certe e uguali per tuti, ma sono in tanti a specificare che ogni situazione è diversa e che dovrebbe essere il governo della città a decidere su dove e come lasciare una sala giochi. 

"Si deve fare di più- ha spiegato il sindaco Achille Variati al Giornale di Vicenza- mi pare che il governo stia normando questa materia in maniera sin troppo semplice. Per questo, come Anci, presenteremo delle proposte. Chiediamo ad esempio più controllo: interventi più efficaci per impedire ai minori di giocare e l´introduzione di un sistema che permetta di monitorare la frequenza con la quale una persona gioca per capire quando c´è il rischio che si superi il limite, quando c´è il rischio che si entri nel gioco patologico". "Chiediamo che ci sia una regolamentazione delle sale da gioco anche in base alla loro posizione- continua Variati- tenendole ad una certa distanza dai luoghi sensibili, come le scuole. Non si fa abbastanza per la prevenzione e non si fa abbastanza per contrastare il gioco d´azzardo in nero, che è un problema abnorme».

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Vicenza, meno slot ma decide tutto lo Stato

VicenzaToday è in caricamento