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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Vicenza, lo spiedo vietato ai non cacciatori

Impossibile per un non cacciatore mangiare la tradizionale "poenta e osei". Dopo il divieto di vendita imposto dall'Unione Europea impossibile trovare materiale per lo spiedo, neanche a cercalo in nero

Da quando l'Unione Europea ha messo al bando la vendita il trasporto di uccelli non sono mancate le proteste, soprattutto in quelle zone d'Italia, come il vicentino, dove lo "speo" resta una tradizione invernale molto amata. Il mercato nero se c'è, però, è difficile da trovare. 

I furbetti non sono mancati con la guardia di finanza che fa irruzione per sequestrare uno spiedo da 150 uccelli la settimana scorsa. La sensazione generale è che in tanti, un po' come successo nell'america del proibizionismo, trovino facilmente rifornimenti ma come?

Ufficialmente, la prelibatezza non è più in vendita nè sui menù: "Non ne teniamo più, mi spiace, non si può - risponde da dietro il banco un macellaio di Viale Trieste, che incalzato continua - Peccato anche per noi, perchè ce li chiedono in tanti". Stessa risposta in zona Casale: "No, sono vietati, l'unica è cacciarli e cucinarli". Idem a San Lazzaro ed in centro.

In una trattoria tradizionale veneta arriva però la dritta: "Non possiamo prepararli, e venderli, ma se proprio ci tiene, può venire qui sabato che ho a pranzo alcuni amici cacciatori, poi può farsi invitare o mettersi d'accordo con loro". Al quinto tentativo, dunque, finalmente una traccia, non è l'unica. Macellerie di zona Santa Bertilla, il proprietario si dilunga in spiegazioni: "I controlli adesso sono severi, non si scappa, almeno per noi che abbiamo un negozio. Non è che se ne siano mai venduti tanti di uccelletti, ma spiace non poter accontentare un cliente. Se vuole un consiglio provi nei mercati grandi come quello di Camisano...". 

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