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Cronaca Bolzano Vicentino

Infanticidio a Lisiera: la neonata gettata a terra due volte

Una tragedia che ha sconvolto un'intera comunità e un gesto non previsto da nessuno da parte della 42enne vicentina che ha provocato la morte della piccola Alice. Da una prima ricostruzione sembra che il marito abbia sentito due tonfi a terra prima di raggiungere la moglie che ha tentato il suicidio con un coltello

Una tragedia inspiegabile se non con un raptus di follia improvviso - forse dovuto all'aggravarsi di una depressione post-partum - che purtroppo non ha lasciato scampo alla piccola Alice, nata appena quattro giorni prima al San Bortolo di Vicenza. Il quadro che emerge dalle prime indagini – ancora in corso –  sulla morte della neonata, scaraventata a terra dalla madre 41enne nella serata di domenica all’interno di una villetta a schiera in via Ponte a Lisiera di Bolzano Vicentino, ha le tinte di un dramma famigliare probabilmente causato da un male invisibile e oscuro. Secondo una prima ricostruzione degli investigatori,  la donna avrebbe fatto cadere a terra la piccola due volte prima di tentare il suicidio in bagno. 

Federica Ziliotto, arrestata per infanticidio, e suo marito Riccardo, 45enne di San Martino di Lupari in provincia di Padova, è una coppia da tutti descritta come tranquilla e riservata. Entrambi impiegati vivono da circa 10 anni in quella villetta a schiera lungo una strada parallela alla Postumia. Un posto un po’ isolato, fuori dai rumori della città. Sul cancello di casa, lunedì pomeriggio, c’era ancora il fiocco rosa che aveva annunciato l’arrivo della piccola Alice. Una figlia, a quanto sembra, desiderato dalla coppia che aveva perso un figlio qualche anno prima a causa di una gravidanza interrotta. Nel piccolo agglomerato di villette in quella strada chiusa, la famiglia era conosciuta se non di vista e dai  vicini più stretti.

La donna, nata a Vicenza nel 1976, è descritta come una sportiva e impegnata anche nella parrocchia di Lisiera che frequentava spesso. «Tutta la comunità è rimasta sconvolta da quello che accaduto, una disgrazia che è piombata come un macigno», sottolinea il vicesindaco di Bolzano Vicentino. Cosa sia scattato nel labirinto della mente della donna in quella domenica è difficile da capire. Sul gesto, anche secondo i medici del San Bortolo, non c'era stato nessun segno premonitore. 

Secondo una prima ricostruzione la 42enne, dopo aver scaraventato a terra la bambina, ha iniziato a dire frasi sconnesse, sentite dal marito che si è precipitato a vedere cosa stava succedendo. L'uomo, che nel momento della tragedia stava chiudendo le serrande di casa, avrebbe sentito due tonfi prima di raggiungere la moglie che nel frattempo è corsa in bagno con  un coltello ferendosi al collo. Purtroppo la caduta è risultata fatale alla piccola che non è riuscita a passare la notte. Piantonata al reparto psichiatria dalle forze dell’ordine, Ziliotto ha riportato una ferita superficiale al collo.  La procura ha aperto un’inchiesta per omicidio volontario e sta valutando il trasferimento in carcere mentre è partita la richiesta di un'autopsia sul piccolo corpicino. 

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