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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Zona Industriale / Viale dell'Oreficeria

Vicenza, la caccia non va più di moda

Oltre 14 mila gli appassionati vicentini che durante la stagione invernale imbracciano il fucile per andare a caccia, ma manca il ricambio generazionale.

14 mila doppiette venete ogni anno si ritrovano nei boschi, ma l'attività venatoria sembra essere passata di moda, almeno tra i giovani. 

Gli stati generali delle principali associazioni di cacciatori si sono tenuti all'Alfa Hotel sabato ed il ritratto che esce dall'incontro racconta di un notevole calo di nuovi iscritti, pochi i giovani, pochissime le donne. 

Poco meno di due anni fa gli iscritti erano oltre 20 mila, sei mila in più dei registrati di quest'anno. Proteste animaliste,  regole sempre più severe, non aiutano il  ricambio generazionale, ma il mondo dei cacciatori reclama la sua utilità: «Sparando con tenerezza,- ha dichiarato Giuiano Ezzelini Storti presidente dell'Arci caccia del Veneto al Giornale di Vicenza- possiamo essere le sentinelle ambientali per questo Paese. E non soltanto durante la stagione venatoria, cioè da settembre sino a fine gennaio. Rivendichiamo una funzione sociale, ci mettiamo del nostro. Dove ci siamo noi, c´è cura del territorio. Non lamentiamoci, altrimenti, se le montagne franano. Mi auguro di assistere presto a un´inversione di tendenza. Spero anche che in futuro qualche giovane in più decida di farsi la licenza. Quella che si apre davanti a noi è una sfida che dobbiamo affrontare con la società e le categorie economiche, per costruire insieme il nostro futuro».

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