Hit Show con cacciatori, fucili e bambini: il business della caccia in Fiera
Exploit del salone della caccia in via dell'Oreficeria. Padiglioni gremiti e molte famiglie con bambini. E con Joe Formaggio si parla anche di legittima difesa
È un momento particolare per parlare di armi con l'asticella sul tema sicurezza che si è alzata dopo i fatti di Macerata. Beninteso l'arma con la quale il borderline (così è scritto nel profilo psichiatrico di Luca Traini) ha tentato una strage sparando contro un gruppo di stranieri non ha niente a che fare con quelle da caccia esposte a Hit Show.
"Se un pazzo squilibrato si mette ad ammazzare la gente non possiamo penalizzare le centinaia di migliaia di persone che sono a posto, oggi chi è possessore di un'arma deve avere la fedina penale pulita",
ha sottolineato il sindaco di Albettone Joe Formaggio presente a Hit Show, il salone della caccia, tiro sportivo, sicurezza e cinofilia venatoria.
VIDEO INTERVISTA A JOE FORMAGGIO: "FORTIFICARE LEGITTIMA DIFESA"
Per quanto riguarda Hit Show, questa mattina è stata invasa sin dalle prime ore da numerosi appassionati dell’arte venatoria. Ad attenderli, 380 imprese su 41.000 mq. Per questa edizione - almeno in apertura -sono rimaste fuori sia le consuete azioni da parte degli animalisti sia le polemiche sull'entrata dei bambini al salone della caccia che, anzi, non hanno esitato a prendere in mano i fucili con buona pace delle polemiche dello scorso anno.
VIDEO INTERVISTA AL CACCIATORE: "GIUSTO FAR VENIRE I BAMBINI"
D'altra parte il salone sembra essere oramai uno dei pochi che non conosce crisi. Come non soffre l'industria di fucili e pistole. La produzione di armi e munizioni per uso civile, sportivo e venatorio in Italia vale infatti 7 miliardi 293 milioni di euro corrispondenti allo 0,44% del Pil nazionale, con 87.549 occupati, cioè lo 0,56% di lavoratori totali italiani e lo 0,69% degli occupati nell'industria manifatturiera e nel terziario. Il settore produttivo di armi e munizioni cresce del 19% rispetto al 2010, trainato dall’export che incide per il 90,3% (+6,3% rispetto al 2010). Nel 2016 il nostro Paese con un grande aumento soprattutto verso il Medio oriente.