rotate-mobile
Cronaca

Vicenza, da settembre unioni civili al via, anche per i non residenti

Anche il Comune di Vicenza a breve darà l'opportunità ai cittadini di chiedere la costituzione dell'unione civile e di celebrarla nelle stesse sedi pubbliche messe a disposizione per i matrimoni civili

Da lunedì 22 agosto sarà possibile recarsi all'ufficio di stato civile di piazza Biade per presentare la richiesta utilizzando i moduli pubblicati da oggi nella scheda “Unioni civili” del sito www.comune.vicenza.it. Poiché sono necessari 15 giorni di tempo per predisporre la documentazione, il primo matrimonio potrà essere celebrato il 5 settembre.

Hanno annunciato la novità l'assessore alla semplificazione e innovazione Filippo Zanetti e il consigliere comunale delegato alle pari opportunità Everardo Dal Maso. “Siamo felici di annunciare che Vicenza finalmente è in grado di registrare le unioni civili – ha esordito l'assessore alla semplificazione e innovazione Filippo Zanetti -. Un traguardo importante che consente alle persone dello stesso sesso di regolamentare la loro relazione affettiva come previsto dalla legge nazionale entrata in vigore nel giugno 2016. Come nelle nostre intenzioni siamo riusciti ad essere pronti per rendere possibili le prime unioni civili già dal 5 settembre, lavorando alacremente con gli uffici per raggiungere l'obiettivo a tempi di record. Era infatti necessario attendere l'arrivo dei registri cartacei dalla prefettura, che riceveremo la prossima settimana, e il software per trasmettere l'atto”.

“Per Vicenza è un momento storico importante – è intervenuto il consigliere comunale delegato alle pari opportunità Everardo Dal Maso -. Con l'unione civile la coppia acquisisce gli stessi diritti e doveri delle coppie eterosessuali che si sposano civilmente, con alcune differenze: con l'unione civile non sono previste le pubblicazioni, le due parti devono essere maggiorenni, non c'è l'obbligo di fedeltà. A differenza di altre città d'Italia dove la nuova legge non sembra sia stata accolta positivamente, Vicenza apre le porte a tutti coloro che vogliono sancire la loro unione, anche se non residenti in città”.

“Ci sarà la possibilità di sposarsi qui anche per i cittadini stranieri – ha sottolineato Zanetti - che non hanno la stessa opportunità nel loro paese d'origine. Per chi volesse celebrare questo importante momento della proprio vita in modo ufficiale l'amministrazione mette a disposizione non solo sala degli Stucchi ma anche altre sedi storiche già a disposizione per i matrimoni civili. Un'opportunità che offre una cornice architettonica prestigiosa a quanti vorranno iniziare un nuovo percorso di vita insieme”.

COME FARE L’unione civile può essere richiesta, compilando la domanda che può essere spedita anche tramite posta elettronica, da persone dello stesso sesso maggiorenni, sia italiane che straniere; non è obbligatorio avere la residenza a Vicenza. L’ufficiale dello stato civile redigerà un verbale e inviterà i richiedenti dopo 15 giorni per la costituzione vera e propria dell’unione civile. In questo periodo di tempo l’ufficiale dello stato civile eseguirà tutte le verifiche necessarie per accertare che non sussistano impedimenti alla costituzione dell’unione. Verrà quindi fissato un giorno in cui, alla presenza di due testimoni, i richiedenti dichiareranno congiuntamente di voler costituire l’unione civile all’ufficiale dello stato civile, che redigerà un secondo verbale e lo farà sottoscrivere a tutti gli intervenuti (uniti civilmente, testimoni, ufficiale procedente).
Successivamente alla redazione e sottoscrizione del secondo verbale, l’ufficiale iscriverà nel registro di stato civile provvisorio l’atto di unione civile tra persone dello stesso sesso, che sarà così costituita e valida a tutti gli effetti di legge. L’atto è registrato nell’archivio dello stato civile e annotato negli atti di nascita. Non sono previste le “pubblicazioni”, obbligatorie in caso di matrimonio. Al momento della costituzione dell’unione le parti possono indicare uno dei loro cognomi quale cognome comune dell’unione civile, che potrà essere aggiunto al cognome dell’altra parte. Tale dichiarazione comporta l’annotazione della variazione del cognome nell’atto di nascita dell’interessato e avrà come conseguenza la modifica del codice fiscale.
All’atto della costituzione dell’unione civile le parti possono dichiarare la scelta del regime patrimoniale dell’unione stessa (regime di separazione dei beni o regime di comunione dei beni). In assenza di dichiarazione il regime patrimoniale dell’unione sarà quello della comunione dei beni. Con la costituzione dell’unione civile le parti acquistano gli stessi diritti e doveri.
In particolare, dall'unione civile discendono: l’obbligo di assistenza morale e materiale, l’obbligo di coabitazione, l’obbligo di contribuzione economica in relazione alle proprie capacità di lavoro professionale o casalingo, l’obbligo di definizione di comune accordo dell’indirizzo della vita familiare e della residenza. Nelle unioni civili non c’è l’obbligo della fedeltà.

Il Comune di Vicenza mette a disposizione per la celebrazione delle unioni civili la sala degli Stucchi di palazzo Trissino, terrazza o domus comestabilis in Basilica palladiana, sala dello Zodiaco a palazzo Chiericati, giardino e Odeo del Teatro Olimpico e auditorium di Villa Guiccioli (Museo del Risorgimento e della Resistenza). E' necessaria la prenotazione. Giorni e tariffe sono gli stessi di matrimoni civili.

Tutte le informazioni sono contenute nella scheda “Unioni civili” del sito www.comune.vicenza.it 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Vicenza, da settembre unioni civili al via, anche per i non residenti

VicenzaToday è in caricamento