rotate-mobile
Cronaca Centro Storico / Via Giampaolo Bonollo

Vicenza, condannati a lavorare, entra in vigore la "messa in prova"

L'istituto della messa in prova, fino ad un anno fa applicabile solo ai minori, entra nei tribunali. Ladri e malviventi condannati a pene alternative, falceranno prati e guideranno pulmini

La pena alternativa al carcere, la "messa in prova", sbarca anche a Vicenza. Fino ad oggi è stato raggiunto un solo accordo, quello di un giovane ubriaco alla guida che anzichè finire in una cella si impegnerà in lavori socialmente utili.

Le misure alternative alla detenzione è stata introdotta dal governo Renzi anche per i maggiorenni, con lo scopo di risolvere in parte il problema dell'affollamento delle carceri, e in parte quello del recupero del condannato.  Come riportato da il Giornale di Vicenza,  in città sarebbero una decina i casi finiti sotto l'esame dell'Ufficio esecuzioni penali all'esterno che si trova in via Bonollo.

Tra i condannati che hanno chiesto la messa in prova ci sono ladri, falsificatori di documenti, colpevoli di violenze domestiche. Per loro si cercano pene alternative al carcere, come lavorare in cooperative sociali o guidare il pulmino per i disabili. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Vicenza, condannati a lavorare, entra in vigore la "messa in prova"

VicenzaToday è in caricamento