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Cronaca

Vicenza, commercianti pagati con assegni falsi, raffica di denunce

Assegni in bianco rubati due mesi fa al Sud starebbero causando non pochi problemi nel vicentino. Decine le denunce dall'inizio dell'anno. Azienda orafa truffata per 40 mila euro

Decine i commercianti truffati dall'inizio dell'anno a causa di un giro di libretti degli assegni rubati. I blocchetti sono spariti in due colpi distinti a Campania e in Calabria in autunno e ora a distanza di mesi, vengono utilizzati nel Nord Est. Il trucco è antico: il commerciante viene pagato co un assegno in bianco e lo incassa qualche giorno dopo, il tempo per il truffatore di far perdere le sue tracce. 

Dall'inizio dell'anno le denunce vicentine si sono susseguite rapidamente fino a quasi superare il numero di truffe che normalmente viene registrato in un anno.  Come riportato da il Giornale di Vicenza, l'ultimo mancato incasso è toccato ad un'azienda orafa vicentina. 

Il titolare avrebbe ricevuto da un cliente conosciuto ormai da tempo un assegno di 40 mila euro, con il pagamento fissato a 30 giorni. Arrivato il momento di incassare, però, l'orafo si è visto rifiutare l'assegno dalla banca, poichè risultava rubato e, dunque, carta straccia senza alcun valore. Nessuna notizia, ovviamente, dal cliente che ora risulta irreperibile. 

Della vicenda se ne sta occupando la guardia di finanza. Il consiglio: per evitare di essere vittime dello stesso raggiro, è quello di accertare, in caso di pagamento con assegno il "bene emissione" con le banche prima della consegna della merce. 

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