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Cronaca

Vicenza, anti degrado: bottiglie di vetro vietate nei parchi

Presentato il nuovo regolamento di polizia urbana e sulla civica convivenza. Il precedente risaliva al 1926. Variati: "Un lavoro pionieristico a livello nazionale"

Pronto per essere presentato in Consiglio Comunale il nuovo Regolamento di polizia urbana e sulla civica convivenza che va a sostituire il precedente, risalente addirittura al 1926.

Uno dei suoi articoli, per l'esattezza il 14, relativo alla "tutela del decoro di particolare aree pubbliche o aperte al pubblico" era stato presentato martedì. Il resto del testo, composto in totale da 37 articoli suddivisi in sei titoli, è stato illustrato mercoledì mattina dal sindaco Achille Variati, dall'assessore Dario Rotondi e dal comandante della polizia municipale Cristiano Rosini. 

"Un regolamento necessario a sanzionare i comportamenti incivili in un mondo che è cambiato - ha commentato il sindaco - Sembrerà un paradosso ma mettendo divieti si assicura più libertà, la libertà di tutti. Sono certo che la polizia locale saprà applicare il regolamento con buon senso".

Secondo Variati a Vicenza è stato fatto un "lavoro pioneristico" a livello nazioanale sulla sicurezza urbana  che secondo il decreto Minniti significa soprattutto prevenzione della criminalità. Da questo punto di vista una delle novità più significative è al comma f dell'articolo 5 che vieta nei parchi la detenzione di bottiglie di vetro a qualsiasi titolo (acqua compresa) con accessoria sanzione di sequestro della bottiglia. 

"Il modello è quello del Daspo sportivo - ha spiegato il primo cittadino, ricordando per altro di aver già adottato l'allontanamento per 48 ore nel caso di bivacco dei nomadi dal parcheggio di via Bassano - Quel Daspo non ti manda in galera ma ti impedisce di vedere le partite, cioè reca un danno. Ecco, togliere la bottiglia a certe persone equivale a procurare loro un grave danno: questo è quanto la legge ci permette di fare". 

Di bevande alcoliche si parla all'articolo 6 del nuovo regolamento specificando che "a partire dalle ore 20 e fino alle 7 è comunque vietata, agli esercizi di vicinato, la vendita per asporto delle bevande alcoliche con l'esclusione di coloro che effettuano tale attività come complemento dell'attività principale". Per capirci, si può vendere una birra se serve per accompagnare una pizza al taglio o un kebab.

LE PAROLE DELL'ASSESSORE ROTONDI

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