rotate-mobile
Cronaca

Vicenza, accoltellamento a porta Castello: telecamere inutili

Proseguono le indagini sull'accoltellamento avvenuto mercoledì sera in pieno centro. Si cerca un gruppo di spacciatori, ma i video di sorveglianza non aiutano. Che fine hanno fatto gli "occhi blu"?

A due giorni di distanza dall'accoltellamento avvenuto a porta Castello restano ancora tanti i dubbi degli investigatori. I video delle telecamere di sicurezza non aiutano. 

Gli uomini della squadra mobile stanno ascoltando la testimonianza di una delle due vittime, il tunisino 31enne finito in rianimazione dopo essere stato ferito da un'arma da taglio mercoledì notte. Il confronto degli investigatori con l'altro uomo, il marocchino del 86, trovato sanguinate ed ubriaco al'interno del parco giochi di Campo Marzo, non ha dato i frutti sperati. Fino ad oggi le uniche certezze sono arrivate dalle telecamere di Park Verdi:  3, forse 4, uomini hanno agito velocemente venendo inquadrati solo per pochi attimi. La pista più calda, dunque, resta quella legata a un regolamento di conti tra spacciatori, ma le indagini, secondo i ben informati, sono ancora in alto mare. 

Avrebbero potuto essere decisive le immagini delle telecamere di sorveglianza comunali posizionate a Porta Castello: sfortunatamente, si tratta di dispositii mobili che al momento dell'accoltellamento non puntavano nella zona dove la lite è avvenuta. 

Lo scorso febbraio, proprio per garantire la sicurezza nella zona, il Comune aveva implemantato il servizio di sorveglianza con l'operazione Occhi blu, costata quasi 500 mila euro.  I fatti di sangue di mercoledì dimostrano, però, una zona d'ombra piuttosto evidente. La lite tra spacciatori è avvenuta in pieno centro poco dopo la chiusura dei bar, ma nessuno, nemmeno gli occhi meccanici delle telcamere ha visto niente. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Vicenza, accoltellamento a porta Castello: telecamere inutili

VicenzaToday è in caricamento